giovedì, Aprile 25, 2024

USA Breaking news del 9 settembre 2020

Oggi, 9 settembre ci giungono nuove notizie dagli USA.

Last news del 9 settembre

Capo di Stato Maggiore: guerre solo se necessarie

Il Capo di Stato Maggiore, James McConville, ha detto: “Posso assicurare i popolo americano che gli alti dirigenti raccomandano di mandare del nostre truppe a combattere solo quando lo richiede la sicurezza nazionale e come ultima risorsa”.

McConville non ha però commentato le accuse di Trump, secondo cui il Pentagono vorrebbe intraprendere delle guerre per accontentare le aziende belliche. Sembra però che il suo discorso sia una risposta indiretta al Presidente.

Si dimette capo della polizia di Rochester

Il capo della polizia di Rochester, La Ron Singletary, ha dato le dimissioni dopo la morte dell’afroamericano Daniel Prude. Prude è morto dopo essere stato arrestato e incappucciato dalla polizia.

L’annuncio arriva dopo la decisione del procuratore di New York, Letitia James, di istituire una gran giurì per questo caso.


Leggi anche: Shock in America: la polizia spara ad un tredicenne autistico


Trump contro la Harris: la sua presidenza sarebbe un insulto

Il presidente Trump ha attaccato la candidata democratica alla vicepresidenza Kamala Harris. Ha infatti detto che se la Harris diventasse la prima donna presidente sarebbe un insulto.

Ha affermato: “Non piace alla gente, non piace a nessuno. Non potrebbe mai essere la prima donna presidente”.

Nel suo comizio in North Carolina Trump ha anche invitato a essere delle sentinelle della correttezza che terranno d’occhio tutto ciò che ruberanno e rapineranno i democratici.

Trump attacca Cuomo

Donald Trump ha designato New York come una realtà di tasse alte, crimini e fughe dei cittadini.

Ha infatti detto: “Lo Stato di New York è un disastro, il governatore non ha idea di cosa fare. Il 3 novembre possiamo risolvere il problema”.

Immediata la replica di Cuomo: “Trump sta cercando di uccidere la città di New York”.

Trump nominato al premio Nobel per la pace 2021

Il membro del parlamento norvegese Christian Tybring-Gjedde ha candidato Donald Trump per il premio Nobel per la pace 2021 in via formale.

Questa nomination si dovrebbe per il ruolo del Presidente nella mediazione per l’accordo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti.

Tybring-Gjedde ha affermato: “Penso che Trump abbia compiuto più sforzi di qualunque altro candidato per creare pace tra le Nazioni”.

Altre notizie del 9 settembre

Lo Sturgis Motorcycle Rally in South Dakota è stato un evento di diffusione per il virus

Lo Sturgis Motorcycle Rally in South Dakota, che si è tenuto il mese scorso, è stato un evento di super diffusione del coronavirus che ha portato a una stima di 12,2 miliardi di dollari in costi per la salute pubblica.

Sulla base del conteggio dei casi, il gruppo di ricercatori dell’Institute of Labor Economics ha stimato che i casi collegati al raduno hanno comportato costi per la salute pubblica di 12 miliardi di dollari. Sono però esclusi i costi associati ad eventuali decessi che potrebbero essefe legati ai casi causati dall’evento.

L’importo di 12 miliardi di dollari di basa dunque sulla stima media che per ogni paziente positivo si spendono 46 mila dollari.

Secondo i ricercatori, quindi, i casi legati al raduno sarebbero oltre 266 mila.

Il Dipartimento di Giustizia vuole difendere Trump nella causa per diffamazione di E. Jean Carroll

Il DOJ, con una mossa senza precedenti, ha chiesto di assumere la difesa del presidente Trump in una causa per diffamazione intentata contro di lui da E. Jean Carroll. La donna accusa Trump di violenza sessuale.

Tutto ci ha suscitato numerose critiche. In molti sostengono infatti che la mossa di difendere Trump a spese dei contribuenti evidenzia che il DOJ agisce sempre sotto l’interesse personale del Presidente.

Inoltre, se veramente Trump sarà rappresentato dai legali del Dipartimento, la causa potrebbe finire ancora prima di iniziare. Infatti, il governo federale non può essere citato in giudizio per diffamazione.

L’African National Congress pretende le scuse da Trump

Dopo che l’ex avvocato personale di Trump ha dichiarato che il Presidente aveva detto che Nelson Mandela non era un leader e aveva “incasinato l’intero Paese rendendolo una m***a”, l’African National Congress chiede ora le scuse di Trump.

Il partito di Mandela ha dichiarato: “Tutte le persone amanti della libertà del mondo sono sconvolte da questi insulti, che provengono da una persona che a sua volta non è un modello di leadership competente. Trump è la persona più divisiva, misogina e irrispettosa che abbia mai servito come Presidente degli USA”.

La Nelson Mandela Foundation ha invece affermato: “Non crediamo che i leader che si comportano come Trump siano in grado di offrire commenti autorevoli sulla vita e sul lavoro di Madiba”.

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