I livelli di vitamina B12 possono essere aumentati attraverso l’integrazione o il consumo di alimenti come latticini, fegato, salmone e uova.
La ricerca suggerisce che il dolore facciale può essere un segno di carenza di vitamina B12.
Il dolore si avverte talvolta appena sotto l’occhio, nella zona dello zigomo, di solito su un solo lato del viso.
Il dolore può essere avvertito anche sulla fronte, talvolta scendendo fino al bordo del naso.
Anche le fitte sotto gli occhi possono essere un segno di carenza di vitamina B12.
Altri segni più comuni di carenza di vitamina B12 sono la stanchezza, la debolezza muscolare e la stitichezza.
Lo studio sul dolore facciale ha coinvolto 17 persone.
A tutte sono state fatte iniezioni di un integratore di vitamina B12 per un periodo di quattro settimane.
I risultati hanno dimostrato che l’integrazione alleviava la condizione.
Un altro segno di carenza di vitamina B12 è l’herpes labiale.
I ricercatori hanno scoperto che la vitamina ha trattato con successo anche questa condizione, ha detto il dottor Baruah:
“È possibile che la presenza di herpes labiale significhi che c’è un virus herpes simplex attivo localizzato nel ganglio gasseriano, il che indica che potrebbe esserci una compromissione di quel particolare lato e che questi nervi trigeminali sono più sensibili alle carenze di vitamine, come la B12”.
La carenza di vitamina B12 è facile da correggere con integratori o con cambiamenti nella dieta.
L’organismo utilizza la vitamina B12 per la produzione di globuli rossi e per mantenere in salute il sistema nervoso.
I livelli di vitamina B12 possono essere incrementati attraverso l’integrazione o il consumo di alimenti come latticini, fegato, salmone e uova.
Anche i cereali fortificati per la prima colazione contengono vitamina B12.
Il dottor Jitendra K. Baruah, primo autore dello studio, ha dichiarato:
“È stato in qualche modo inaspettato che la carenza di vitamina B12 possa causare una nevralgia facciale isolata.
Il trattamento della nevralgia facciale è a volte molto difficile e i pazienti spesso si sottopongono a trattamenti multimodali senza molto successo.
Sapendo che questa condizione è risolvibile con una terapia a base di vitamina B12, è importante identificare questi pazienti e trattarli di conseguenza”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Pain (Koopman et al., 2009).