Diverse le ipotesi in campo. Modelli su modelli, carte meteo su carte meteo, mappe colorate che ogni giorni suggeriscono trend differenti. Come venirne a capo? L’unico modo che conosciamo è la pazienza. Sì, perché in questo periodo ci vuole pazienza, a maggior ragione durante una fase di transizione stagionale come quella che ci apprestiamo a vivere.
Il passaggio tra Inverno e Primavera può essere traumatico, in passato si sono verificati eventi meteo climatici eclatanti e sorprendenti, indi per cui dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà previsionali che ci aspettano. Alla domanda: chi avrà la meglio tra Atlantico, Artico e gelo? Proviamo a rispondervi, senza per questo pretendere di avere la verità in tasca.
Attualmente, ad oggi sia chiaro, l’ipotesi prevalente è quella dell’Atlantico. Perché? Semplice, perché pare che lassù – dove domina il Vortice Polare – si siano creati i presupposti per un’accelerazione del flusso oceanico. Qui da noi potrebbe comportare variabilità, ovvero alternanza tra rapidi passaggi perturbati e frequenti rimonte anticicloniche. Il tutto in un contesto termico piuttosto mite.
L’ipotesi minoritaria è quella artica, ma trattandosi di marzo sappiamo fin troppo bene che gli scambi meridiani potrebbero intervenire senza alcun preavviso. Quindi occhio alle discese d’aria fredda e al colpo di coda dell’Inverno: uno, almeno uno, ci sarà e potrebbe verificarsi attorno a metà mese.
Chiudiamo col gelo. Tale scenario sta vedendo le proprie quotazioni calare drasticamente, quindi in questo momento ci stiamo di escluderlo. Freddo sì, artico, ma non il gelo che colpirà l’Europa orientale.