Il Regno Unito e il Canada hanno deciso di continuare a negoziare alle stesse condizioni dell’attuale accordo con UE, anche dopo la fine del periodo di transizione che porterà alla Brexit. Il governo conservatore ha affermato che il concordato ha aperto la strada ai negoziati programmati per l’inizio del 2021 che porteranno a un nuovo patto globale con il Canada. Boris Johnson e la sua controparte canadese, Justin Trudeau, sono giunti a siglare un “accordo di principio” sabato in una videochiamata. Si prospetta, dunque, un rafforzamento dell’alleanza UK-Canada.
UK-Canda: si intensifica l’alleanza?
Il primo ministro britannico ha detto che le trattative per giungere ad un patto definitivo con il Paese guidato da Trudeau inizieranno nel 2021. Esse saranno necessarie per siglare “un nuovo accordo commerciale su misura con il Canada che andrà a soddisfare le esigenze della nostra economia”. Le condizioni stabilite nel concordato di fatto non muteranno i rapporti commerciali tra le due Nazioni anche dopo la Brexit, poiché verranno mantenute valide le condizioni di scambio stabilite con i paesi UE. Accogliendo con favore l’agreement, Trudeau ha riferito che tale sodalizio commerciale porterà benefici economici per entrambi i Paesi.
Necessaria revisione dei patti commerciali internazionali
Il segretario canadese per il commercio internazionale, Emily Thornberry, ha accolto con favore il necessario accordo di continuità con il Regno Unito. Tuttavia ha chiesto che gli inglesi rivedano la politica del commercio internazionale. “Ora è fondamentale che Boris Johnson e Liz Truss mostrino la stessa urgenza nell’assicurare gli altri 14 accordi di continuità in sospeso con paesi come Messico, Ghana e Singapore” ha detto Thornberry.
Accordo UK-Canada: sollievo per gli industriali
I gruppi industriali hanno espresso sollievo per il fatto che le imprese non dovranno affrontare tariffe commerciali più elevate per commerciare con il Canada. Il direttore generale della Camera di commercio britannica, Adam Marshall, ha fatto eco ai laburisti avvertendo che accordi simili erano necessari per evitare “uno scoglio dannoso sia per gli importatori che per gli esportatori”. Ha ribadito la sua richiesta di concludere un accordo con l’UE, descrivendolo come “l’accordo commerciale più critico di cui le nostre comunità imprenditoriali hanno bisogno”.