Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha affermato che l’UE dovrebbe cambiare il suo approccio nell’accettare nuovi membri, come l’Ucraina, la Moldavia o altri paesi dei Balcani occidentali.
Schallenberg: l’UE dovrebbe cambiare il suo approccio nell’accettare nuovi membri
Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ritiene che l’UE dovrebbe cambiare il suo approccio nell’accettare futuri membri, come l’Ucraina, la Moldavia o i paesi dei Balcani occidentali. “L’allargamento non è uno sforzo burocratico. Non si tratta di sforzi legalistici. Non si tratta di applicare ogni virgola e paragrafo dell’acquis comunitario. Si tratta di esportare e salvaguardare un certo modello di vita. Di democrazie libere, aperte e occidentali “, ha detto Schallenberg. Il ministro ha sottolineato che tale accordo esisteva già in passato, tra cui nel 1981, quando la Grecia fu ammessa nell’UE per preservare la giovane democrazia, e nel 1986, quando furono ammessi Portogallo e Spagna, sopravvissuti al tentativo di colpo di stato di cinque anni prima. “Allora abbiamo capito, lo hanno capito tutte le comunità, che questo è necessario per garantire che questi paesi facciano parte della nostra famiglia di valori. E dobbiamo fare la stessa cosa adesso. Dobbiamo farlo con l’Ucraina, dobbiamo farlo con la Moldavia e dobbiamo farlo con i Balcani occidentali”, ha osservato Schallenberg.
Shallenberg ha anche detto che non è nemmeno una questione di cambiare le regole, ma di volontà politica. Il ministro ritiene che i nuovi Stati membri potrebbero essere osservatori nel Consiglio dell’UE, partecipare alle discussioni, ma solo 27 Stati membri prenderanno le decisioni. Inoltre, ha affermato che nuovi paesi possono essere inclusi in una serie di politiche europee, citando Orizzonte Europa come esempio. “Non possiamo aspettare, perché se aspettiamo, potremmo perdere questa regione. Potremmo perdere l’Ucraina, ancora una volta, potremmo perdere i Balcani occidentali”, ha detto il ministro.
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