Il presidente russo Vladimir Putin dichiara la legge marziale nei territori dell’Ucraina annessi alla Russia. L’annuncio di Putin arriva mentre le forze ucraine stanno avanzando in questi territori.
Ucraina: Putin dichiara la legge marziale nelle quattro regioni annesse
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver firmato un decreto che impone la legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse alla Russia. Si tratta delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhya. Putin non ha descritto immediatamente i passi che sarebbero stati presi in base alla legge marziale, ma ha affermato che il suo ordine sarebbe entrato in vigore a partire dalla mezzanotte del 20 ottobre. Il suo decreto concede alle forze dell’ordine tre giorni per presentare proposte specifiche. Il presidente russo ha annunciato la firma del decreto durante una riunione del consiglio di sicurezza.
“Stiamo lavorando per risolvere compiti su larga scala molto difficili per garantire la sicurezza e un futuro sicuro della Russia, per proteggere il nostro popolo. Coloro che sono in prima linea o si stanno allenando nei poligoni di tiro e nei centri di addestramento dovrebbero sentire il nostro sostegno e sapere che hanno il nostro grande, grande Paese e le persone unite alle loro spalle”, ha detto Putin. Il leader del Cremlino ha anche annunciato poteri di emergenza aggiuntivi ai capi di tutte le regioni della Russia, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
L’annuncio di Putin arriva mentre il leader insediato della Russia nella regione di Kherson ha affermato che stava iniziando l’evacuazione di decine di migliaia di civili e funzionari nominati da Mosca a causa della rapida avanzata delle forze ucraine.
Putin firma anche un altro decreto
Putin ha anche emesso un decreto che limita i movimenti dentro e fuori otto regioni adiacenti all’Ucraina. Le misure si applicano alle regioni meridionali di Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk e Rostov, tutte vicine all’Ucraina, e ai territori di Crimea e Sebastopoli. Ha anche ordinato la creazione di un nuovo consiglio di coordinamento sotto il primo ministro, Mikhail Mishustin, per aumentare l’interazione tra le varie agenzie governative nell’affrontare i combattimenti in Ucraina.
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