La Russia ha preso il controllo della sua prima città dell’Ucraina. Si tratta di Kherson. I combattimenti proseguono anche in altre città, tra cui la capitale Kyiv. All’ONU è stata approvata una risoluzione che chiede alla Russia il ritiro immediato, completo e senza condizioni di tutte le sue forze militari nel territorio dell’Ucraina. Previsto per oggi il secondo round di colloqui tra Mosca e Kyiv. Intanto, in Russia prosegue la repressione contro coloro che protestano contro la guerra.
Ucraina: la Russia ha preso il controllo di Kherson?
Continuano gli sconti in Ucraina. La Russia ha preso il controllo della sua prima città ucraina. Si tratta di Kherson. Il sindaco della città, Igor Kolykhaiev, ha dichiarato che le forze russe hanno sequestrato Kherson dopo aver preso il controllo dell’edificio del consiglio locale. Proseguono i bombardamenti anche in altre città. Le forze armate ucraine hanno riferito che l’offensiva russa continua nella zona di Kyiv, in particolare nei centri Vyshgorod, Fastiv e Obukhiv. Almeno quattro forti esplosioni sono state registrate nella notte nella capitale. “Il nemico sta cercando di sfondare”, ha scritto il sindaco do Kyiv, Vitali Klitschko, su Telegram. I media riportano anche che un certo numero di città in Ucraina, tra cui Okhtyrka e Kharkiv, nella parte nord-orientale della contea, hanno subito gravi danni dopo i bombardamenti russi.
A Kharkiv, attacchi militari hanno colpito almeno tre scuole e la Cattedrale dell’Assunzione. A Okhtyrka, dozzine di edifici residenziali sono stati distrutti a seguito di esplosioni. Nella città di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale, un edificio della facoltà militare della Sumy State University è stato bombardato questa mattina dalle forze russe. Le forze armate ucraine hanno fatto sapere che la città di Mariupol resta sotto il loro controlli, dopo che i russi senza successo hanno cercato di conquistarla. Tuttavia, le forze ucraine hanno riferito che l forze separatiste filo-russe potrebbero lanciare attacchi mirati contro la città di Mariupol se i militari ucraini rifiutano di negoziare la resa.
ONU approva risoluzione contro la Russia
Intanto, all’ONU è stata approvata una risoluzione che chiede alla Russia il ritiro immediato, completo e senza condizioni di tutte le sue forze militari nel territorio dell’Ucraina. La risoluzione è stata approvata con 141 paesi che hanno votato a favore. 35 paesi si sono invece astenuti e 5 hanno votato contro. Gli unici paesi a votare contro la risoluzione sono stati Russia, Bielorussia, Siria, Eritrea e Corea del Nord.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto notare che la Russia ha solo quattro amici, Corea del Nord, Eritrea, Siria e Bielorussia. Ha poi sottolineato che la Russia non avrà altri amici perché “non sa come vivere in pace”. Il presidente ucraino ha anche affermato: “Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma. Ci sarà solo una resistenza tanto agguerrita che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro. Dall’inizio dell’invasione l’Ucraina ha sventato i piani che il nemico preparava da anni”.
Il presidente americano Joe Biden ha accolto con favore il voto delle Nazioni Unite. Ha affermato che tale voto ha mostrato “l’isolamento” del presidente russo Vladimir Putin. “Mi congratulo con gli Stati membri delle Nazioni Unite per aver tenuto questa sessione storica. Il voto di oggi mette a nudo l’isolamento di Putin. Ritiene anche la Bielorussia responsabile del suo inaccettabile coinvolgimento in questa guerra. Questa mossa straordinaria delle Nazioni Unite dimostra l’entità dell’indignazione globale per l’orribile assalto della Russia a un vicino sovrano e ha messo in mostra un’unità globale senza precedenti“, ha detto Biden. Il presidente americano ha poi annunciato che oggi terrà un vertice virtuale con i leader di Giappone, Australia e India.
Continua la repressione in Russia
In Russia continua la repressione contro coloro che protestano contro la guerra in Ucraina. Secondo l’organizzazione OVD-Info, sono oltre 7.600 le persone arrestate in Russia. Tra gli arresti ci sarebbero anche cinque bambini tra i 7 e gli 11 anni. I bambini si erano recati, insieme ai genitori, davanti all’ambasciata con in mano un mazzo di margherite e un foglio con scritto “No alla guerra”. Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri ucraino, i bambini sarebbero stati condotti in una stazione di polizia di Mosca dove sono stati rinchiusi per ore.
La Russia applica la repressione anche contro i media. Le autorità hanno infatti ordinato la chiusura dei media che affermano che la Russia ha scatenato una guerra. Il parlamento russo è inoltre pronto ad approvare una normativa che renderebbe un reato i resoconti ‘non ufficiali’ sull’invasione russa dell’Ucraina. Il ministero dell’Illuminismo russo ha annunciato che trasmetterà in streaming una “lezione aperta a tutta la Russia” sul perché “la missione di liberazione in Ucraina è una necessità” il 3 marzo alle 12:00 ora di Mosca. La lezione conterrà alcune informazioni sul motivo per cui “la NATO rappresenta una minaccia per la Russia” e perché la Russia “si è alzata per difendere i “pacifici residenti delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk”.
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