giovedì, Aprile 25, 2024

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John Niven ha calcato a lungo le scene dell’industria discografica prima di lasciare il proprio lavoro e dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Esordisce nel 2005 con un romanzo breve dal titolo Music from Big Pink. Il successo è tale che la CC Films lo opziona per produrne un adattamento cinematografico.

L’esperienza decennale di Niven come scopritore di nuovi talenti per le etichette musicali fornisce allo scrittore scozzese spunti interessanti. Ѐ così che nasce Kill your friends, un romanzo mordace nel quale Niven travasa il proprio vissuto, arricchendolo di sfumature.

Il protagonista della nostra storia è un certo Steven Stelfox, un discografico di successo, avido e cinico, costantemente alla ricerca di nuove hit che lo aiutino a rimpinguare di dollari il portafogli. Stelfox è sempre al lavoro, e spesso ha bisogno di un aiutino per andare avanti. I ritmi sono smodati e il nostro amico fa uso di borotalco, del genere che si prende dal naso, e ne prende tanto che ci si sorprende di come riesca a camminare dritto. D’altronde non può fare diversamente: l’ambiente discografico è una giungla fitta e pullulante di insidie. Ci sono colleghi pronti a farti le scarpe se solo ti distrai un attimo, e Stelfox non riesce proprio a sopravvivere senza un po’ di polvere bianca.

Presto però la scena musicale cambia: i successi, quelli che hanno reso ricco Stelfox, si fanno rari come oasi nel deserto e l’industria discografica si avvia ad un lento e inesorabile tracollo. Il nostro amico e consumatore di borotalco capisce che il vento sta cambiando e che per non restare a becco asciutto dovrà ingegnarsi e sporcarsi all’occorrenza le mani…

Il romanzo che Niven scrisse nel 2008, e che oggi troviamo nelle librerie nostrane, è un concentrato di satira e cinismo. Niven non ha paura di scrivere la verità, e lo fa con uno stile serrato e dialoghi meravigliosamente concepiti. Lo humor abbonda ed è tagliente. I personaggi di Niven sono sfacciati come rockstar – basti guardare l’irriverente Gesù in A Volte Ritorno o le allegre e sboccate vecchiette in Le Solite Sospette – e pescano nel lato oscuro dell’animo. Stelfox non fa eccezione.

E quando il gioco si farà duro, tirerà fuori il peggio di sé, potete giurarci.

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