Roma, 19 giugno 2025 – Il turismo caseario si afferma come una delle tendenze più interessanti del 2025 per chi cerca un’esperienza autentica e sostenibile tra le montagne italiane. Il progetto europeo “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso dal settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e cofinanziato dalla Commissione europea, racconta come le cooperative di montagna stiano trasformando i propri spazi produttivi in destinazioni turistiche esperienziali, legando tradizione, gusto e territorio.
Cooperative lattiero-casearie e turismo slow: numeri in crescita
Secondo il “Primo rapporto sul turismo e il mondo caseario 2024”, curato da Roberta Garibaldi per l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, il 32,7% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno un’attività legata al mondo del formaggio negli ultimi tre anni, con un aumento del 7,3% rispetto al 2021.
Un trend che conferma il crescente interesse verso il turismo enogastronomico di montagna, dove a fare la differenza sono le esperienze dirette con produttori locali, malghe, agriturismi e musei del latte.
Alto Adige: Latteria Tre Cime Mondolatte, tra casari e multimedialità
A Dobbiaco, in Val Pusteria (Alto Adige), la Latteria Tre Cime Mondolatte ha ripensato i propri spazi per offrire percorsi immersivi nella cultura del latte. La struttura include:
- Galleria panoramica sulla produzione in diretta
- Museo della caseificazione altoatesina
- Area multimediale con focus su territorio e tradizione lattiero-casearia
“È un perfetto esempio di turismo educativo e sostenibile”, afferma Annemarie Kaser, direttrice della Federazione Latterie Alto Adige.
Lombardia: ad Alpe del Garda formaggi e soggiorni in agriturismo
Nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, a Tremosine sul Garda, la cooperativa Alpe del Garda unisce produzione e ospitalità:
- Caseificio con spaccio aziendale e degustazioni
- Agriturismo con piatti tipici come la polenta “cusa”
- Soggiorni in alta quota nella Malga Ciapa (1615 mt)
Qui si produce la celebre Formagella di Tremosine, ma anche formaggi stagionati e burro di montagna, il tutto in un contesto immerso nella natura.
Livigno: la Latteria che diventa destinazione turistica
Anche la Latteria di Livigno, in Valtellina, ha integrato le sue attività produttive in un’offerta turistica completa:
- Laboratori a vista grazie alle grandi vetrate
- Bar Bianco con gelati al latte fresco di montagna
- Ristorante con terrazza panoramica e piatti tipici
- Vendita diretta del Valtellina Casera DOP e altri prodotti caseari locali
Una vera e propria esperienza lattiero-casearia a 360 gradi, accessibile a tutti i visitatori, in ogni periodo dell’anno.
Il valore del turismo caseario per le aree montane
Secondo Giovanni Guarneri, rappresentante del settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, il turismo legato al mondo del latte e dei formaggi può avere un forte impatto positivo su economia, occupazione e cultura delle aree interne e montane:
“Con Think Milk, Taste Europe, Be Smart promuoviamo esperienze capaci di avvicinare le nuove generazioni al mondo caseario e sostenere territori non coinvolti nel turismo di massa.”
Turismo del formaggio: un’opportunità in crescita
Il turismo del formaggio si conferma una risorsa strategica per lo sviluppo rurale. Le cooperative lattiero-casearie italiane non solo producono eccellenze come DOP, formaggi di alpeggio e yogurt naturali, ma sanno raccontare e condividere queste produzioni, trasformando ogni visita in un’occasione educativa e gustativa.