sabato, Aprile 20, 2024

Turchia e Vaticano tra Palestina e Kurdistan

Nel contesto internazionale non passa inosservata la ferma decisione di Turchia e Vaticano di sostenere la Palestina. Entrambi i paesi con un passato molto sofferto tra amore e odio. Un ghiaccio che viene rotto dopo che la Santa Sede ha riconosciuto ufficialmente lo Stato della Palestina.

Turchia e Vaticano sostengono la Palestina?

Erdogan sacrifica gli sforzi dei mesi precedenti per un riavvicinamento a Israele, per divenire il portavoce dei palestinesi nel mondo. Una mossa politica con la quale Erdogan guadagna consensi fuori e dentro la Turchia. Quello che ha sorpreso tutti invece è la decisione del Vaticano di schierarsi dalla parte della Palestina. Questa notizia fa arrabbiare non poco Israele, e sicuramente influenzerà le relazioni con il Vaticano. Qualcuno affermava che: “finalmente la chiesa inizia a fare cose di chiesa”. In un contesto geopolitico il sostegno alla Palestina trovava d’accordo cristiani cattolici e ortodossi, nonché musulmani. Quello che gli anni di dialogo non sono riusciti a unire, l’ha fatto Israele con le sue politiche antipalestinesi.


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Disgelo tra Turchia e Vaticano

In una telefonata del 16 maggio, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato Papa Francesco, ad aiutare a porre fine alle tensioni in corso tra Israele e Palestina. Erdogan ha sottolineato che i continui messaggi e le reazioni del Papa sul conflitto israelo-palestinese, aiuteranno a mobilitare la comunità internazionale e il mondo cristiano. Il presidente turco ha anche riferito che in Palestina si sta commettendo una “atrocità”. Che Israele deve rispondere non solo al popolo palestinese, ma a tutta l’umanità, compresi cristiani e musulmani. Erdogan ha sottolineato che Israele sta bloccando l’accesso alla Moschea di Al-Aqsa e alla Chiesa del Santo Sepolcro, limitando la libertà di culto, il che mina l’onore e mette in pericolo la sicurezza regionale. Inoltre, il leader turco ha dichiarato che tutta l’umanità deve unirsi di fronte alle pratiche “illegali e disumane” di Israele che violano anche lo status di Gerusalemme.

Palesinesi o curdi?

La chiassosa difesa dei diritti dei palestinesi da parte della Turchia, fonte di crescente attrito con gli Usa e Israele, si scontra con il trattamento riservato da Ankara alla propria minoranza svantaggiata e apolide: i curdi. Apparentemente ignaro dei possibili doppi standard, Recep Tayyip Erdogan, il primo ministro turco, è stato in forma volubile di recente. È ora che Erdogan la smetta di giocare al salvatore della Palestina e metta i problemi della Turchia al primo posto. Il fato che i curdi e palestinesi hanno in comune, smascherano Erdogan e lo rendono poco credibile sulla questione palestinesi. La chiesa ha le sue buone ragioni a diologare con un oppressore come Erdogan. Il Papa dava un forte segnale sostenendo la questione Curda, visitando le tre maggiori città del Kurdistan Iracheno.

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