L’Ucraina è un pezzo consistente del gioco geopolitico dopo l’annessione della Crimea alla Russia. E questo lo sa bene Erdogan che ne approfitta per rilanciare la proiezione di potenza turca in questo bacino idrografico comune. E limitare quella russa. Soprattutto dopo l’improvviso riaccenderesi delle tensioni nell’Ucraina orientale. Seguite dalla decisione da parte del Cremlino di rafforzare le truppe lungo il confine. Qual è dunque il ruolo della Turchia e Ucraina in questo contesto?
Turchia e Ucraina: cosa si è deciso?
Erdogan non ha mai riconosciuto come legittima l’annessione russa della Crimea. Operata nel 2014. Pertanto, proprio mentre si riaccendono le tensioni in Donbass, il governo turco ha colto l’occasione per rilanciare un’intesa con Kiev. Infatti nell’incontro avvenuto ieri, tra il presidente Erdogan e il presidente ucraino Vladimir Zelenskiy, è stata rilasciata una dichiarazione congiunta. E si è convenuto di riaffermare il sostegno incondizionato all’integrità territoriale, e alla sovranità dell’Ucraina. E di continuare a coordinare le misure volte a ripristinare l’integrità territoriale all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. Compresa la liberazione dall’occupazione della Repubblica Autonoma di Crimea, e la città di Sebastopoli. Nonchè le regioni di Donetsk e Luhansk.
Leggi anche: Letta incontra Crimi: “volontà di proseguire nel percorso comune”
Il contesto geopolitico
Nonostante la Russia e la Turchia siano “unite” da interessi comuni come il commercio di energia, e la vendita di sistemi di armamento, che permette di controllare il Mar Nero e parte del Mediterraneo, si trovano però opposti in altri campi. Come in Siria o in Nagorno-Karabakh. Dove il pan-turchismo, o panturanismo, si scontra con le mire espansionistiche del vicino russo. Tuttavia la Turchia è un membro fondamentale della Nato, anche se non ritenuto affidabile dai Paesi membri. E usa quest’appartenenza per opporsi alla Russia in caso di necessità. E allo stesso tempo minaccia di espandere le relazioni con la Russia per ottenere concessioni dalla Nato.
Alleanza militare fra Turchia e Ucraina
La collaborazione militare tra Turchia e Ucraina, risale già dal 2015. Sotto la presidenza di Petro Poroshenko. Che era a favore dell’uso dell’intervento militare per trattare con i separatisti sostenuti dalla Russia nel Donbass. Una cooperazione che porterà nel 2018 alla vendita all’Ucraina da parte della Turchia di sei droni TB2 . Insieme a tre terminali dati a terra e 200 missili ad alta precisione. Con un contratto da 69 milioni di dollari.
