venerdì, Marzo 29, 2024

Turchia, ancora ergastoli per gli ufficiali golpisti

Turchia: non si ferma l’epurazione dei militari che hanno partecipato al golpe del 15 giugno 2016.

La corte d’appello turca, infatti, ha condannato all’ergastolo altri alti ufficiali dell’esercito per il tentato colpo di Stato avvenuto tre anni fa.

Il tribunale d’appello turco avrebbe condannato all’ergastolo ostativo, ossia senza possibilità di chiedere sconti di pena, quattordici dei sedici ufficiali che, secondo l’accusa hanno partecipato attivamente al colpo di Stato. Solo due militari sono stati condannati all’ergastolo semplice. Inoltre, un ex comandante dell’aereonautica è stato condannato a quindici anni di carcere.

Due mesi fa erano stati condannati all’ergastolo altri quarantasette ufficiali dell’esercito turco, che, in quel periodo, prestavano servizio presso l’accademia militare di Ankara.

Il 20 giugno, inoltre, in un altro processo ad altri mebri delle forze armate turche, circa diciassette, il tribunale aveva inflitto centoquarntuno ergastoli ad ognuno di essi.

Tra i condannati all’ergastolo è spuntato il nome anche di Akin Ozturk, ex generale dell’areonautica, che qualcuno ha considerato la mente del tentato golpe di tre anni fa.

I militari coinvolti nel tentativo di colpo di Stato sono stati condannati per “eversione dell’ordine costituzionale” e per “tentato omicidio del presidente della repubblica”.

Secondo l’accusa gli ufficiali coinvolti nell’attentato, avrebbero agito per conto del miliardario e ideologo islamico, Fethullah Gulen, il quale fuggì circa vent’anni fa negli Stati Uniti. Da allora, Ankara ne chiede l’estradizione, tuttavia Washington si è sempre opposta, e ciò è uno dei motivi di attrito nelle relazioni diplomatiche con Turchia e Stati Uniti, senza contare, inoltre, l’attrito che si è creato con il governo turco per le questioni militari.

Il commento del ministro della giustizia turco Abdulhamit Gul per le condanne inflitte è stato: “un grande esempio di giustizia. Pene inflitte secondo le garanzie della Costituzione che costoro avevano agito per distruggere”.

Per il tentato golpe del 2016 non sono stati condannati solo gli alti ufficiali dell’esercito, ma anche magistrati, professori universitari e giornalisti.

Il corrispondente del quotidiano tedesco Die Welt, Deniz Yucel infatti è stato condannato a trecento giorni di carcere per propaganda terroristica, per altri giornalisti è stato chiesto l’ergastolo.

Il tribunale di Ankara non ha fatto sconti neppure al noto giornalista Ahmet Altan, scrittore ed ex direttore del quotidiano Taraf e a suo fratello professore universitario.

Secondo l’accusa i due fratelli avrebbero sfruttato la tv per diffondere “messaggi subliminali” a favore del colpo di Stato, prima che quest’ultimo avesse luogo.

La procura ha chiesto anche la condanna per un’altra giornalista Nazli ilicak, figlia di un ex ministro della repubblica.

Insomma, l’epurazione di persone che hanno partecipato al golpe del 2016, sembra non avere fine. Inoltre, all’epoca dei fatti, molta gente scesa in strada per opporsi al colpo di Stato, chiese la pena di morte per i responsabili, che in Turchia è stata abolita.

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