giovedì, Aprile 25, 2024

Turchia, al via l’operazione anti-PKK Claw Eagle

La Turchia ha reso noto ufficialmente l’operazione militare anti-PKK, il partito dei lavoratori curdo e simbolo della resistenza del non popolo. Il ministro del paese Mevlüt Çavuşoğlu con la locuzione Claw Eagle fa riferimento ad una serie di attacchi militari contro gli obiettivi curdi, civili e militari, posti in Iraq e Turchia.

Una delle zone più colpite, nelle prime ore del 15 giugno, riguarda le postazioni irachene situate nella regione di Haftanin. Più in particolare i raid turchi, circa 60, hanno colpito obiettivi civili del Makhmour (nato per volere della Nazioni Unite nel 1998), delle montagne di Qandil e della regione dello Şengal.

Le parole del ministro turco

“I nostri eroici commandos sono ad Haftanin”, ha detto il ministro su Twitter, soprannominando la nuova operazione “Claw-Tiger”.

“Al fine di neutralizzare il PKK e altri elementi terroristici che minacciano il nostro popolo e i nostri confini, la nostra Aeronautica militare, insieme ad attrezzature antincendio, elicotteri e i nostri commando, supportati da droni armati e disarmati, si è mobilitata nella regione con varie operazioni aeree”.

Il Kurdistan, la storia del non popolo e gli attriti la Turchia

Parlare della popolazione curda significa affondare le radici nella storia millenaria del medio-oriente. Il Kurdistan abbracciava, e abbraccia tutt’ora, differenti etnie: assiri, turcomanni, arabi, persiani, ebrei etc. Tanti popoli che hanno vissuto in convivenza per migliaia di anni.

Nonostante la diversità di fondo, tali culture si sono amalgamate alla perfezione riscontrando pochi problemi a livello di coesistenza. Le cose sono iniziate a cambiare nel 1916, con la firma del famoso trattato di Sykes-Picot che spartiva le rimanenze dell’Impero Ottomano in protettorati europei e che imponeva il modello stato nazioni in Oriente.

Tra turchi e curdi invece non è mai corso buon sangue, tanto che il partito che fa le veci dei curdi turchi, il PKK, è considerato una autentica organizzazione terroristica. Motivo per cui il regime di Erdogan non pone freno alla sua incontrastabile voglia di eleminare la presenza dei curdi nel suo territorio. Nel silenzio dei mass media una cosa è sicura: i crimini della Turchia nei confronti di un popolo che cerca solo la libertà.

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