martedì, Aprile 16, 2024

Tunisia: prorogato lo stato di emergenza fino alla fine del 2022

Il presidente Kais Saied ha prorogato lo stato di emergenza in Tunisia fino alla fine di quest’anno. Il Paese si trova in stato di emergenza dal 2015. Intanto, l’opposizione continua ad accusare il presidente di una svolta autoritaria dopo che ha deciso di sospendere il parlamento.

Prorogato lo stato di emergenza in Tunisia?

Il presidente Kais Saied ha esteso lo stato di emergenza in Tunisia fino al 31 dicembre del 2022. Il Paese si trova in stato di emergenza dal 2015 dopo un attacco in cui sono state uccise diverse guardie presidenziali. Continuano i problemi in Tunisia, dove il presidente lo scorso 25 luglio ha congelato le attività del parlamento, assumendo di fatto pieni poteri. Tale mossa è stata criticata dall’opposizione che ha definito la decisione di Saied “un primo passo verso l’autoritarismo e una svolta che minaccia i diritti umani e le aspirazioni democratiche del popolo tunisino”. L’opposizione ha anche definito la decisione un “colpo di Stato”. Tuttavia, una importante frangia della popolazione ha sostenuto la scelta del presidente.

Ora, un membro del parlamento tunisino sospeso, Yassin Ayari, ha detto a Reuters che un tribunale militare lo ha condannato in contumacia a 10 mesi di carcere con l’accusa di aver insultato il presidente e l’esercito dopo aver descritto la mossa del presidente di congelare il parlamento come un colpo di Stato militare.  La pena detentiva rafforzerà i timori dell’opposizione che Saied cerchi vendetta sui suoi oppositori, dopo aver sciolto anche il Consiglio superiore della magistratura, l’organo che garantisce l’indipendenza della magistratura.

Saied: non sono un dittatore

Il presidente Said, durante un vertice a Bruxelles, ha risposto a coloro che lo accusano di cercare poteri dittatoriali e di minare lo stato di diritto. “Non è a questa età che comincerò una carriera da dittatore. Sono un costituzionalista. Posso solo essere attaccato allo Stato di diritto e alle istituzioni”. Saied ha affermato che sosterrà i diritti e le libertà conquistati nella rivoluzione del 2011 che ha portato la democrazia in Tunisia e che quest’estate sottoporrà a referendum una nuova costituzione, a cui seguiranno nuove elezioni parlamentari a dicembre. “È ridicolo. Ieri Saied ha detto a Bruxelles di non essere un dittatore e oggi un tribunale militare emette una condanna al carcere contro la libertà di espressione a un legislatore“, ha detto Ayari, che ora si trova a Parigi.


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