venerdì, Marzo 29, 2024

Trump vuole sabotare il voto per posta?

Con lo scoppio della pandemia da coronavirus, molti Stati hanno preso la decisione di far votare per USA 2020 i propri elettori per posta, al fine di evitare la diffusione del contagio. Il presidente Trump si è sempre detto contrario a questa decisione. Lui sostiene infatti che così ci saranno solo brogli, che la faranno perdere. I democratici vorrebbero invece investire nel settore postale per migliorarne il servizio. Il Presidente si oppone. Trump vuole sabotare il voto per posta?

Trump vuole sabotare il voto?

La pandemia da Covid-19 negli USA non accenna ad arrestarsi. Negli Stati che, seguendo le “precauzioni” di Trump, non vi sono state particolari restrizioni, il contagio è fuori controllo. L’unico Stato che sembra aver frenato l’infezione grazie a un’ottima gestione è New York. In questa situazione allarmante, le elezioni del 3 novembre dovrebbero tenersi attraverso il voto per posta, per evitare ulteriori diffusioni del virus.

Per far sì che durante il voto per posta tutto funzioni per il meglio, evitando grossi ritardi che creerebbero incertezze e polemiche, servirebbero grandi investimenti nel servizio postale. Per un voto efficiente bisogna fare quindi in modo che le schede arrivino con tempestività e sicurezza agli elettori. Inoltre, bisogna assicurarsi che questi ultimi possano rispedirle per tempo agli uffici elettorali.

Per rendere il voto per posta una cosa sicura, i democratici hanno proposto uno stanziamento di 25 miliardi di dollari per il rafforzamento del servizio postale.

Tuttavia, il presidente Trump si oppone al voto per posta, in quanto pensa possa essere fraudolento. Inoltre, il Presidente sembra intenzionato a sabotare il servizio postale. In un’intervista per Fox News ha praticamente ammesso che intende sabotare il servizio. Infatti, ha dichiarato che si oppone al salvataggio di 25 miliardi di dollari per il servizio postale proposto dai democratici nella nuova legge di stimolo.

Trump ha asserito: “I democratici vogliono 3 miliardi e mezzo di dollari per qualcosa che si rivelerà fraudolento. Sono soldi per le loro elezioni in pratica. Vogliono 3 miliardi e mezzo di dollari per i voti per corrispondenza. Vogliono 25 miliardi di dollari – e dico miliardi – per l’ufficio postale per rubarmi le elezioni. Ma se non sigliamo l’accordo non ci sono soldi, e senza soldi non c’è il voto per posta”.

L’assunzione del nuovo capo del Postal Service

L’ingerenza di Trump in merito alle elezioni mediante voto per posta non finisce qui. Infatti, a capo del Postal Service, ha assunto il suo grande amico e finanziatore della campagna 2016.

Quest’ultimo ha tagliato gli straordinari agli impiegati, e ha dismesso centinaia di macchinari utilizzati per separare i tipi diversi di corrispondenza e quindi velocizzare le spedizioni senza un’apparente ragione. Ha anche dichiarato che questi macchinari non saranno sostituiti. Inoltre, ha licenziato 23 importanti dirigenti e ha aumentato da 20 a 55 centesimi il costo a carico degli Stati per spedire ogni scheda elettorale.

Il capo della Postal Service dichiara che questi cambiamenti servono a ridurre gli sprechi. Ma tutto ciò potrebbe invece portare grandi ritardi negli scrutini del 3 novembre.

La domanda che bisognerebbe quindi porsi è la seguente: Trump, con la paura di non poter essere rieletto, vuole sabotare il voto per posta? Dalle ultime dichiarazioni del Presidente, sembra che la risposta sia “sì”. Dalle sua parole sembra infatti che, quando ha detto che il servizio postale non sarebbe stato in grado di gestire la quantità di posta dei voti, in realtà stia cercando di assicurarsi che il servizio non potesse gestirlo.

Le reazioni di Biden e Obama

Il candidato democratico Joe Biden ha definito l’opposizione del Presidente ai finanziamenti del servizio postale USPS “un assalto alla nostra democrazia”.

Il portavoce della campagna di Biden, Andrew Bates, ha affermato in un comunicato: “Il Presidente degli Stati Uniti sta sabotando un servizio di base su cui fanno affidamento centinaia di milioni di persone. Taglia un’ancora di salvezza fondamentale per le economie rurali e le consegne dei medicinali, perché vuole privare gli americani del loro diritto fondamentale di votare in sicurezza durante una pandemia. Questo è semplicemente un assalto alla nostra democrazia”.

L’ex presidente Barack Obama ha invece detto che è “inaudito” che Trump cerchi di sabotare il servizio postale. Obama ha infatti dichiarato: “Quello che non abbiamo mai visto prima d’ora è un presidente che dice: ‘Cercherò di sabotare il servizio posta per incoraggiare il voto di persona’. Tutto ciò nel mezzo di una pandemia. E’ una cosa inaudita”.

L’ex presidente ha poi continuato, asserendo che i finanziamenti per le poste sono essenziali per più ragioni, non solo per il voto per corrispondenza. Ha infatti detto: “Il servizio postale non è semplicemente un sistema di consegna per le schede elettorali, ma spedisce le indennità di prevenzione sociale, per i veterani e per gli invalidi. Inoltre, spedisce i farmaci da prescrizione per chi ne ha bisogno. cosa stanno facendo i repubblicani al Congresso?”.


Leggi anche: E se Trump perdesse? E se Trump non accettasse l’esito del voto?

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