L’ex presidente americano Donald Trump si congratula con il leader nordcoreano Kim Jong Un per l’OMS. Dopo le dichiarazioni, Trump viene criticato dai suoi rivali repubblicani e non.
Trump si congratula con Kim Jong Un
L’ex presidente americano Donald Trump si è congratulato con il leader nordcoreano Kim Jong Un per aver portato la Corea del Nord ad essere eletta nel board esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). “Congratulazioni a Kim Jong Un!”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth. Non si è fatta attendere la risposta dei suoi rivali repubblicani per le presidenziali del 2024.
Nikky Haley, l’ex governatrice del South Carolina, ha affermato: “Non ci si congratula con in delinquente che ha minacciato l’America e i nostri alleati”. Il governatore della Florida Ron DeSantis si è detto sorpreso dai commenti di Trump. “Kim Jong Un è un dittatore omicida”, ha aggiunto DeSantis. Anche l’ex vicepresidente Mike Pence, la cui candidatura per USA 2024 è attesa per la prossima settimana, ha criticato Trump. “Nessuno dovrebbe lodare il dittatore della Corea del Nord o il leader della Russia che ha lanciato l’aggressione dell’Ucraina. Questo è il momento in cui dovremmo dire chiaramente che siamo per la libertà e per coloro che difendono la libertà”, ha affermato Pence.
Anche l’ex governatore repubblicano del Maryland Larry Hogan ha criticato Trump per essersi congratulato con il dittatore nordcoreano. “Kim Jong Un è un nemico dell’America che minaccia la pace e la libertà. Il fatto che Trump creda in modo delirante il contrario lo rende un utile idiota per la Cina e inadatto a essere presidente”, ha detto Hogan.
Un utente su Twitter scrive: “Non dimenticare mai Otto Warmbier. Lo studente americano di 22 anni che Donald Trump ha fatto torturare a morte da Kim Jung Un. E poi Trump lo ha strofinato in faccia alle sue famiglie pagando alla Corea del Nord 2 milioni di dollari per il conto dell’ospedale, scrivendogli lettere d’amore e incontrandolo per una foto opportunità”.
Leggi anche: Donald Trump show al town hall della CNN