In vista di una possibile guerra con l’Iran, Trump ha inviato nel Golfo rinforzi militari, poichè secondo fonti vicine ai servizi segreti americani, l’escalation di tensione tra Stati Uniti e Iran renderebbe sempre più probabile una guerra tra i due Paesi.
In una sua dichiarazione alla Casa Bianca, Trump avrebbe detto: ” Vogliamo protezione in Medio Oriente”, aggiungendo ancora: “Non invieremo molti soldati, ma forze sufficienti a proteggerci, invieremo quasi 1.500 soldati”.
Ieri la C.N.N. ha riportato, in base ad una fonte ben informata, che il presidente Trump avrebbe acconsentito alla richiesta del ministro della difesa Patrick M. Shanhan di aumentare le forze militari americane in Medio Oriente, allo scopo di scoraggiare le minaccie iraniane.
La fonte del canale americano ha riferito che i rinforzi inviati nel Golfo, comprendono batterie di missili Patriot, aerei spia e il personale necessario.
In base ad un’altra fonte americana ben informata, la C.N.N., il Pentagono vorrebbe aumentare la pressione sull’Iran, poichè ritiene le sue minaccie ancora molto pericolose.
Sulla scia dell’escalation di tensione tra Stati Uniti e Iran, il presidente Trump ha avuto un colloquio con Shanahan, durante il quale, i due hanno discusso sulla possibilità di inviare altre forze nella regione per contrastare la minaccia iraniana.
Inoltre, fonti vicine all’esercito americano hanno accusato la guardia rivoluzionaria dell’attacco alle petroliere, avvenuto davanti alle coste emiratine.
L’ammiraglio Michael Gilday, capo di Stato maggiore, ha dichiarato che gli esplosivi usati nell’attacco appartengono alla guardia iraniana e così pure il missile caduto vicino all’ambasciata americana a Baghdad.
Intanto, ieri sera, il ministro degli esteri Mike Pompeo ha riferito che le armi vendute all’Arabia Saudita, agli Emirati e alla Giordania servono a sostenere i nostri alleati e a rafforzare la stabilità in Medio Oriente.
Alcune fonti stampa, individuerebbero in John Bolton, consigliere del presidente per la Sicurezza nazionale e in Mike Pompeo, segretario di Stato, la responsabilità dell’enorme pressione economica e militare sull’Iran.
L’Iran dal canto suo, non sembra tuttavia intenzionato a ridurre le sue provocazioni, di conseguenza la possibilità di un conflitto tra i due Paesi è sempre più vicino.
Proprio in ragione di una possibile guerra con il Paese degli ayatollah, qualche mese fa, il consigliere per la sicurezza nazionale ha domandato al Pentagono le possibili opzioni militari per contrastare l’Iran.
Inoltre, sempre nell’ottica anti iraniana, Bolton si è avvalso della collaborazione di Charles Kupperman e Richard Goldberg, in particolare, quest’ultimo, sembra il nemico più accanito dell’Iran, poichè considera il Paese degli ayatollah alla stregua dell’Unione Sovietica, ossia un centro di controcultura globale anti-americana che bisogna far cadere.