Trump chiede alla Corte Suprema di intervenire sulle indagini del Dipartimento di Giustizia sui documenti segreti sequestrati. Intanto, il Washington Post rivela che Trump chiese al suo avvocato di mentire sui documenti.
Trump chiede aiuto alla Corte Suprema
L’ex presidente americano Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di intervenire nella disputa riguardante i documenti sequestrati dall’FBI nella sua casa a Mar-a-Lago. Trump chiede di sospendere la revisione da parte del Dipartimento di Giustizia dei documenti sequestrati considerati segreti. Il team di Trump chiede al Dipartimento di non proseguire prima che il “maestro speciale”, voluto dall’ex presidente, abbia finito di revisionare tutti i documenti.
Il deposito arriva nel mezzo di una battaglia legale tra Trump e il Dipartimento di Giustizia, che sta indagando sulla possibile cattiva gestione da parte dell’ex presidente di documenti riservati. Il mese scorso, una corte d’appello ha annullato la decisione di un giudice distrettuale federale di sospendere la revisione del governo mentre il “maestro speciale” controlla i documenti presi dalla casa di Trump a Mar-A-Lago. Il giudice distrettuale Aileen Cannon aveva stabilito che il maestro speciale era necessario per garantire che il governo non stesse esaminando materiale protetto dalla legge, inclusa la comunicazione tra l’ex presidente e i suoi avvocati. I pubblici ministeri si erano opposti alla richiesta di Trump di un maestro speciale. Hanno affermato che avevano già esaminato i materiali e identificato un numero “limitato” di documenti potenzialmente privilegiati. Hanno anche detto che ritardare la revisione danneggerebbe “irreparabilmente” l’indagine penale.
Trump chiese al suo avvocato di mentire sui documenti
Intanto, il Washington Post ha rivelato che Trump chiese a uno dei suoi avvocati di dire agli Archivi nazionali che i documenti portati via dalla Casa Bianca erano stati tutti riconsegnati. Il Post scrive che l’avvocato si rifiutò perché non era convinto che fosse la verità.
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