Il gaming online durante la quarantena è troppo: internet è sovraccarica

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Gaming online in quarantena

Il periodo di isolamento in casa che stanno osservando gli italiani in base alle ultime restrizioni introdotte dal Governo per contrastare l’epidemia da coronavirus sta creando qualche difficoltà di troppo a internet. In questi ultimi tempi, infatti, si sono moltiplicati gli accessi al web innanzitutto da parte di chi fa smart-working, oppure degli insegnanti e studenti che attivano le lezioni virtuali, per non parlare poi delle attività di svago come i programmi in streaming o i videogiochi. C’è un settore però che sta rallentando pesantemente il funzionamento della rete e si tratta del gaming online.

Inizialmente internet aveva resistito bene alla mole di collegamenti in aumento, e solo ogni tanto si era registrato qualche rallentamento o disfunzione. La situazione è però cambiata nel momento in cui sono arrivate maggiori restrizioni per la tutela della salute pubblica che ha costretto un numero maggiore di cittadini a rimanere nelle rispettive abitazioni.

A questo punto si teme che, perdurando questa condizione, si possa arrivare a dei blocchi prolungati del web che inevitabilmente andrebbero a discapito di tutti coloro che lo stanno utilizzando per motivi di lavoro o di studio.

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Di recente, per cercare di ovviare al problema, le istituzioni dell’Unione Europea hanno chiesto ai principali colossi dei servizi streaming di attuare degli accorgimenti per provare ad alleggerire un po’ il sovraccarico della banda.

YouTube e Netflix hanno prontamente risposto con delle misure concrete: il primo ha eliminato per adesso l’opzione HD, mentre il secondo ha abbassato il bitrate del 25%. In questo modo, le immagini diffuse in una definizione più bassa consentono sempre una buona visione, ma evitando di appesantire troppo la rete.

Il discorso, invece, si fa più complicato per il gaming online. Molti giovani che sono in casa senza poter andare a scuola o uscire, per riempire le proprie giornate stanno accedendo sempre di più ai videogiochi su internet, infatti in Italia è aumentata esponenzialmente la quantità di dati utilizzata per giocare ai vari Fortnite e Call of Duty, due dei titoli più richiesti sul mercato.

Gaming online: le ipotesi per ridurre il peso su internet

AGI ha contattato Andrea Lasagna, dirigente di FastWeb. Questi ha spiegato che già dal 10 marzo è stato notato un notevole aumento di circa il 30% degli accessi al giorno. Questa situazione sarebbe legata a due fattori principali: da un lato il prolungamento dell’isolamento domiciliare, dall’altro il rilascio del nuovo Call of Duty Warzone, l’ultima versione del popolare videogioco.

Anche Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, ha confermato questo trend, dicendo che è stato registrato un incremento del 90% del traffico dati provocato soprattutto da Fortnite e altri giochi sul web.

Un altro aspetto da non sottovalutare per il gaming online è quello legato agli aggiornamenti. Infatti, quando questi diventano disponibili, ci sono milioni di utenti che li scaricano quasi contemporaneamente, andando ad incrementare fortemente il consumo della banda. A fronte di queste problematiche, si sta cercando di capire se possono esserci o meno delle soluzioni per evitare questo grosso sovraccarico del web che, a lungo andare, potrebbe causare una serie di disservizi agli internauti.

Un’ipotesi da scartare è quella che riguarda la riduzione della banda come si è verificato nel caso dello streaming. Netflix e YouTube, infatti, hanno avuto la possibilità di intervenire perché – anche se con qualità più bassa – riescono comunque ad erogare i propri servizi garantendo la visione dei contenuti.

Invece per il gaming online quest’opzione non sarebbe valida perché i server devono sempre funzionare a massimo regime, altrimenti i giochi rallentano e si bloccano, risultando così inutilizzabili per la clientela. La grafica, inoltre, non dipende dai server ma è legata sempre alle caratteristiche dei singoli computer o console.

Una strada maggiormente percorribile potrebbe essere quella di introdurre un limite massimo di persone che possono utilizzare i videogiochi sul web. In questo caso, però, l’ostacolo consiste proprio nella finalità di questo settore che punta ad accogliere un alto numero di giocatori che possono a loro volta accedere su diverse piattaforme.

Le aziende del gaming online non sembrano ben disposte ad introdurre queste restrizioni e lo stanno dimostrando anche con i fatti, visto che proprio in questo periodo di quarantena per l’emergenza sanitaria stanno offrendo sempre più titoli gratuitamente o a prezzi contenuti per venire incontro agli utenti che sono a casa.