Tribunale belga: politiche climatiche inadeguate violano i diritti

Una sentenza di un tribunale di primo grado in Belgo ha condannato le politiche adottate dal governo federale

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Tribunale belga: politiche climatiche inadeguate violazione dei diritti

Un tribunale di Bruxelles ha condannato il governo belga per le sue politiche sul clima. Secondo il tribunale delle politiche inadeguate nella lotta al cambiamento climatico sarebbero da ritenersi una violazione dei diritti umani. Gli attivisti per il clima hanno rivendicato la vittoria, dopo sei anni di battaglia legale. Il gruppo per il clima belga Klimaatzaak aveva chiesto obiettivi specifici qualche tempo fa per la riduzione delle emissioni, ma un giudice aveva respinto la richiesta citando la separazione dei poteri.

Un tribunale belga considera politiche insufficienti sul clima violazione dei diritti umani?

Giovedì un tribunale di Bruxelles ha condannato il Belgio per la sua politica climatica, ritenuta dalla sentenza “inadeguata”. Secondo il tribunale, queste politiche messe in atto dallo Stato violerebbero il dovere di diligenza del Paese e gli obblighi in merito alla questione dei diritti umani. Si tratta di una svolta per gli attivisti per il clima, che hanno infatti rivendicato una “vittoria storica”. Il verdetto del tribunale di Bruxelles arriva dopo ben sei anni di battaglia legale. Tale battaglia aveva avuto inizio per mano del gruppo no-profit Klimaatzaak.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

Il giornale britannico The Guardian ha riportato che, secondo la corte, le autorità belghe non hanno adottato le misure necessarie per prevenire i dannosi effetti del cambiamento climatico. Secondo il tribunale di primo grado, quindi, il governo di Bruxelles avrebbe violato il diritto alla vita, nonché il diritto al rispetto della vita privata e famigliare sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. L’agenzia di stampa francese Agence France-Presse ha riferito che alcuni governi del Belgio “non si sono comportati come autorità generalmente prudenti e diligenti, il che costituisce un reato”. I governi in questione sono il governo federale e quello di tre regioni, ovvero quella di Bruxelles, Fiamminga e Vallonia.

Klimaatzaak fa riferimento a una sentenza nei Paeso Bassi

Al fine di spiegare l’azione legale intrapresa, Klimaatzaak ha fatto riferimento a una sentenza del 2019 della Corte Suprema dei Paesi Bassi. Sul suo sito web ha quindi scritto: “Questa causa è necessaria perché i record di temperatura continuano a essere superati, perché le inondazioni stanno diventando più frequenti. Ma soprattutto perché non esiste una vera politica climatica belga. Abbiamo visto nei Paesi Bassi che ciò può essere imposto tramite azioni legali. L’organizzazione olandese per il clima Urgenda ha vinto un caso simile, che ha portato a un’ambiziosa legge sul clima”.

Le precedenti richieste del gruppo

Il gruppo per il clima belga aveva chiesto alla corte obiettivi specifici, in particolare riguardanti la riduzione delle emissioni. I dati cui si puntava erano una riduzione del 42% rispetto al 1990 entro il 2025 e un’altra del 55% rispetto al 1990 entro il 2030. Un altro obiettivo riguardava il raggiungimento di zero emissioni nette nel 2050. Citando la separazione dei poteri, però, la corte non ha concesso l’autorizzazione a tali richieste.


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