Tremito nel Golfo di Guinea ogni 26 secondi

Ecco cosa si sa di una pulsazione che scuote costantemente la Terra e di cui nessuno può rendersi conto.

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Tremito nel Golfo di Guinea

Anche se è impossibile sentirlo, ogni 26 secondi un tremito, nel golfo di Guinea, scuote la Terra. Si tratta di una pulsazione costante, leggera ma inarrestabile. Gli unici a poterlo sentire e registrare sono i sismografi.

Quando si scoprì questo tremito nel Golfo di Guinea?

Questa pulsazione è stata scoperta per la prima volta negli anni Sessanta dal geologo Jack Oliver dell’Osservatorio Lamont-Doherty della Columbia University di New York. All’epoca non era stato possibile registrarlo perché non c’erano le apparecchiature di cui disponiamo oggi. Egli lo definì microsismicità proprio per la sua leggerezza.

Le ipotesi sull’origine dell’impulso

Si trattava di qualcosa di preciso, costante, che non si fermava mai. Dunque, non poteva essere dovuto al caso. Oliver fece poi degli studi approfonditi sugli spostamenti dovuti alla tettonica a zolle. Ipotizzò che l’origine dell’impulso derivasse da qualche parte nell’Atlantico meridionale o equatoriale e che esso diventasse più forte durante le estati dell’emisfero nord. Vent’anni dopo, nel 1980 un altro geologo, Gary Holocomb, notò che era più intenso durante i temporali, ma poi tutto venne dimenticato.

Le indagini recenti sul tremito nel Golfo di Guinea

Recentemente i ricercatori hanno deciso di indagare di nuovo. Potrebbe trattarsi di una manifestazione armonica, un segnale emesso da una fonte sconosciuta, uno stimolo  provocato dall’energia solare. Un rombo sismico generale esiste a causa del sole. Il calore che raggiunge la Terra, infatti, è maggiore all’equatore che ai poli. Questa differenza genera venti, temporali, correnti oceaniche e onde. Tutti questi fenomeni trasferiscono quindi energia al suolo. Nessuno ha però trovato ancora delle spiegazioni convincenti.

Un anno eccezionale per la geologia

A causa delle quarantene forzate le vibrazioni e rumori si sono ridotti drasticamente (secondo alcuni studi del 50%). Era quelli prodotti da treni, aeroplani, fabbriche e altri processi industriali. Il periodo della pandemia è stato il più lungo e il più silenzioso mai registrato nella storia umana. I geologi hanno quindi potuto evitare questo disturbo di fondo per effettuare rilievi molto più precisi sulle fonti naturali sulle quali prima avevano invece delle interferenze. Nuovi rilievi verranno fatti dunque, ed è possibile che finalmente si giunga a una conclusione.

Cosa si sa di preciso sul tremito nel Golfo di Guinea?

L’ondulazione si produce a partire da un punto preciso, in una parte del golfo della Guinea dove l’Africa si piega verso l’interno. L’area si chiama Ansa di Bonnie.

L’ipotesi delle onde

Tra le ipotesi che sembrano trovare maggior consenso c’è quella che considera la possibilità che si tratti di una oscillazione generata da onde che si infrangono sulla piattaforma continentale. La posizione a cui corrisponde la frequenza si trova tra la massa continentale del Nord America e una profonda pianura abissale. La placca agisce come un gigantesco rompi onde, genera delle increspature e queste vanno poi a colpire la zolla della Guinea. Quando le onde attraversano l’oceano la differenza di pressione nell’acqua può non avere un effetto sul pavimento oceanico. Quando si imbatte sulla piattaforma continentale, dove suolo solido e roccia sono molto più vicini alla superficie, la pressione deforma il pavimento e causa un ritmo sismico che riflette l’azione delle onde.

L’ipotesi del vulcano

C’è anche un’altra teoria. L’origine di tutto sarebbe un vulcano situato sull’isola di Sao Tomè, a 250 chilometri dalla costa del Gabon, molto vicino all’ideale origine fin qui identificata. Una microsismicità simile viene periodicamente prodotta dal vulcano Aso, nella provincia di Kyushu, in Giappone.

Un fenomeno comunque normale

Il battito dei 26 secondi è interessante, ma nessuno pensa si tratti di un fenomeno alieno o paranormale: è del tutto normale che ci siano attività sismiche anche quando non arrivano terremoti. C’è una sottile scossa sismica intorno a noi ovunque e in qualsiasi momento.

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