Tre motivi per innamorarsi di Cremona

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cremona, marlet

Molti di voi non sapranno neanche in quale parte di questo mondo sia collocata Cremona, e fino a poco fa non lo sapevo neanche io.

Cremona è una piccola cittadina al sud della Lombardia, che si trova al centro della Pianura Padana, poco distante dalle rive del fiume Po. In prossimità di Brescia, Lodi, Mantova e altre meravigliose città.

Anche se poco conosciuta, essa nasconde in sé tante belle caratteristiche, tali da renderla una delle migliori città in cui vivere.

Perché visitare Cremona?

Visitare Cremona lo consiglio per tre motivi: Storia – Cucina – Vivibilità

Storia

Cremona è una piccola capitale della musica, nonché città del violino per eccellenza. È una città ricca di storia, che porta ancora strascichi nella modernità in cui tutti i cremonesi sono affezionati, e che hanno conquistano inevitabilmente anche una napoletana come me.

Il saper fare liutario, tipico cremonese, è una vera e propria arte di costruzione degli strumenti ad arco, una pratica unica che ha mantenuto caratteristiche, peculiarità e modalità costruttive antiche, legate a un sapere esclusivamente manuale.

Basta fare una passeggiata giù in centro per capire quanto il violino sia il simbolo di Cremona: cibo, bottigliette, torroni, calamite, cartoline, ciondoli, portachiavi, la città ne è piena!

Inoltre questi sono i luoghi assolutamente da non perdere: il Museo del Violino, l’Auditorium Arvedi, il Teatro Ponchielli, Il Duomo e le botteghe di maestri liutai.

Cucina

Cremona come sappiamo deve molti ingredienti dei suoi piatti tipici alla presenza del Po, che le ha permesso traffici e commerci. L’uso delle mandorle, della frutta candita, utilizzata nel cremosissimo miele di trifoglio, il gusto per l’agrodolce esaltato dalla tipica mostarda sono alcune delle leccornie conquistate grazie agli scambi commerciali, e che oggi sono un segno nella cultura culinaria del Cremonese.

Fra i primi piatti tipici, troviamo sicuramente i marubini serviti in tre brodi riuniti: brodo di gallina, manzo e salame da pentola.

Il dolce tipico di Cremona è il Torrone, un impasto di albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole e ricoperto da due ostie.

Vivo nella città del buon cibo in assoluto, e chi ha visitato e mangiato a Napoli sa che è così. Ma non nascondo che uno dei dolci più buoni che abbia mai toccato il mio palato è stato proprio il torrone cremonese. Un’esplosione di sapori dove sembra di ballare un valzer con il dolce e una bachata con il salato.

Tipico del cremonese è pure la Sbrizulusa, una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto, scorza di limone e un cucchiaino di liquore. Altrettanto tipico è il “Pan Cremona”, torta morbida di farina di mandorle, ricoperta di cioccolato.

Vivibilità

La vivibilità è la condizione di vita consentita dal luogo e dall’ambiente, e Cremona permette di raggiungere l’anzianità con un tenore molto ”soft ed easy”.

Non è certo la capitale della vita loca, e di movida non c’è n’è affatto. I giovani infatti si spostano nelle città vicine per frequentare discoteche o prendere parte a serate movimentate con gli amici. Cremona è per lo più dedicata a famiglie e anziani, è una cittadina tranquilla che offre la possibilità di vivere una vita da pensionati molto placida, e crescere dei bambini nell’ovatta.

Personalmente, io che provengo da una città molto viva e rumorosa h24 ritrovo un senso di pace solo quando visito questo luogo.

Prima di dire che gli opposti sono Milano e Napoli, fate un giro a Cremona. Scoprite e assaporate questa meravigliosa città.

Foto di Mario Lettera – Marlet