venerdì, Aprile 19, 2024

Tratta per tratta le peggiori linee ferroviarie per pendolari

Ecco la classifica delle linee peggiori d’Italia, fatta da Legambiente in base a situazioni oggettive e proteste da parte dei pendolari.

Circumvesuviana
Dal 2011 al 2013 le corse sono state ridotte del 40% a fronte di oltre 100mila utenti al giorno e nelle stazioni sono state chiuse 22 biglietterie. Problematica anche la sicurezza: il primo agosto scorso si verifica un incidente con automobili a un passaggio a livello, il 18 settembre deraglia un treno che viaggia a velocita’ troppo elevata.

Roma-Nettuno
Una tratta di 52 km di cui 20 a binario unico, carrozze sovraffollate, ritardi cronici e disservizi. Il treno che parte da Nettuno alle 8.30, monitorato da Legambiente tra il 17 ottobre e il 21 novembre, ha totalizzato 400 minuti di ritardo ed e’ stato soppresso 2 volte. E con il nuovo orario sono previsti tagli al servizio.

13 linee ferroviarie pendolari tagliate a Torino
I pendolari piemontesi oltre ad avere subito i maggiori aumenti del costo dei biglietti hanno visto dal 2010 a oggi cancellare ben 13 linee: Santhia’-Arona, Pinerolo-Torre Pellice, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Cuneo-Mondovi’, Ceva-Ormea, Asti-Castagnole-Alba, Alessandria-Castagnole-Alba, Asti-Casale-Mortara, Asti-Chivasso, Novi-Tortona, Alessandria-Ovada e Vercelli-Casale Monferrato.

Padova-Belluno-Calalzo
Gli utenti lamentano un peggioramento della qualita’ del servizio, con ritardi e soppressioni a sorpresa e senza alternative sostitutive su gomma. La linea e’ di 155 km che vengono percorsi a circa 50 km/ h, ed e’ un esempio del disinteresse della Regione Veneto nei confronti dei pendolari.
  Disinteresse che ha portato a cancellare ben 8 treni “interregionali” giornalieri su un’altra linea di grande frequentazione, la Venezia e Milano, scomparsi dal nuovo orario che entrera’ in vigore il 15 dicembre. Scomparsi i treni interregionali, i pendolari saranno costretti a cambiare treno a Verona, perdendo tempo, o a prendere le Frecce.

Arquata Scrivia-Genova Brignole
E’ la linea che collega Genova con il Piemonte, fino ad Arquata Scrivia (AL), 46 chilometri su 63 sono a binario unico. I problemi storici di lentezza dei collegamenti e vetusta’ dei treni, si sono aggravati con la cancellazione di un treno Intercity con l’ultimo cambio di orario.
Mantova-Cremona-Milano
Su questa linea che collega due capoluoghi di Provincia con Milano i 10mila pendolari che ogni giorno la percorrono lamentano treni lenti, sovraffollati, vecchi e sporchi. Su 151 km ben 91 sono a semplice binario e vi sono decine di passaggi a livello, per cui da Mantova per Milano i tempi di percorrenza sono di 2 ore e 10 minuti, mentre da Cremona i tempi sono di un’ora e 10 minuti, esattamente come 40 anni fa.
  Il materiale rotabile e’ tra i piu’ vecchi in circolazione e l’insufficienza del numero delle carrozze costringe spesso i passeggeri a viaggiare in auto. I collegamenti della bassa Lombardia con Milano e con Verona e Brescia dovrebbero essere potenziati proprio per offrire un alternativa a chi oggi e’ costretto a muoversi su strada.

Siracusa-Ragusa-Gela
E’ una linea non elettrificata e a binario unico, dove la media di velocita’ e’ di 55 km/h, che collega tre Province. I tempi di percorrenza dei treni sono simili e in alcune relazioni (Comiso-Ragusa, Pozzallo-Modica) addirittura superiori rispetto a quelli di 20 anni fa. Le biglietterie nelle stazioni sono del tutto scomparse, con l’eccezione di Siracusa, Modica e Gela.
  Otto i treni soppressi nell’ultimo anno.

Campobasso-Isernia-Roma
Un unico binario tra Campobasso e Venafro e’ la ragione di tempi di percorrenza assai lenti che rendono gli spostamenti poco efficienti, oltre a treni in larga parte vecchi.
  Recentemente e’ stata chiusa Ia biglietteria a Isernia e a Campobasso. Dei tanti pendolari che si muovono tra Campobasso e Roma molti di quelli che vorrebbero farlo in treno sono costretti a prendere l’auto.

Bologna-Porretta Terme
Gli utenti – almeno 10.000 al giorno con punte di 20.000 – denunciano continue soppressioni, quotidiani ritardi, guasti sempre piu’ frequenti e scelte sbagliate come quella di inserire treni a doppio piano in orari di scarso afflusso e non di pendolarismo mentre in orari di punta le composizioni dei convogli risultano insufficienti.

Potenza-Salerno
Anche quando i treni non subiscono soppressioni improvvise i ritardi sono all’ordine del giorno, con convogli che non raggiungono i 50 km/h di velocita’ di media e impiegano 2 ore e mezza per arrivare a destinazione, che si tratti di regionali o di Intercity. Dal prossimo cambio di orario verranno anche soppressi due treni di primo mattino diretti a Salerno.

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