Trasferimento forzato di bambini ucraini in Russia  

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Un nuovo rapporto OCSE mostra le prove del trasferimento forzato di bambini ucraini in Russia. Il rapporto rivela che i bambini sono stati sottoposti a campagne di informazioni filo-russe e addestramento militare.

Trasferimento forzato di bambini ucraini in Russia: ecco le prove

Negli ultimi messi ha fatto notizia il trasferimento forzato e la deportazione dei bambini ucraini da parte della autorità russe.  All’inizio di questo mese, maggiori dettagli su questi trasferimenti sono emersi attraverso i risultati di un’indagine condotta dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Anche l’Organizzazione Human Rights Watch ha ampiamente documentato come i funzionari russi e i loro delegati abbiano utilizzato misure coercitive per trasferire con la forza i civili ucraini, compreso il trasferimento forzato dei bambini.

Il nuovo rapporto OSCE, sebbene riconosca l’incertezza riguardo ai numeri esatti, conclude tuttavia con certezza che i bambini ucraini sono stati deportati con la forza in Russia. Il rapporto conclude anche che questi bambini sono stati provati dei loro diritti. Il rapporto ha rivelato che i bambini deportati sono stati collocati in un ambiente sconosciuto, molto lontano dalla lingua, dalla cultura, dai costumi e dalla religione ucraine. Ha anche rivelato che molti di questi bambini sono stati esposti all’addestramento militare e a campagne di informazione filo-russe che spesso equivalevano a una rieducazione mirata. Il rapporto sottolinea inoltre come i cambiamenti nella legge russa abbiano consentito alle autorità di concedere rapidamente la cittadinanza russa ai bambini ucraini, facilitandone la loro tutela e adozione da parte di famigli russe in Russia, anche se molti bambini potrebbe avere ancora parenti in vita in Ucraina.

Il rapporto ha rivelato anche che le autorità russe cercano di ostacolare la riunificazione dei bambini con i propri famigliari. Ha infine rivelato che la Russia non ha creato un elenco centralizzato dei bambini trasferiti e che i bambini vengono ripetutamente spostati da un luogo all’altro e talvolta indicati con nomi russe e non ucraini. Anche se le famiglie ucraine riescono a localizzare un bambino, incontrano numerose difficoltà logistiche e finanziarie per poterlo fare rientrare in Ucraina.


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