CUPRAMONTANA (AN) – I Vigili del Fuoco hanno ritrovato Mariya, la giovane di 19 anni sparita da casa domenica scorsa; solo ieri, 13 ottobre attorno alle 16.30, le ricerca hanno condotto le Forze dell’Ordine sul luogo della tragedia ed è stato loro possibile ritrovare l’esile corpo dell’adolescente, impiccato ad un albero in un folto uliveto vicino all’Eremo dei Frati Bianchi, a circa 3 km dalla sua casa di Cupramontana. La famiglia Iskra è di origine ucraina, ma vive da una decina d’anni nell’anconetano; la ragazza abitava con la madre e, dai primi rilievi degli inquirenti, sembra che Mariya si sia tolta la vita subito dopo essersi allontanata da casa, giorni fa. Non aveva portato con sé nulla: niente cellulare, né soldi, né documenti; non portava nemmeno le lenti a contatto che, invece, le servivano per muoversi in sicurezza.
Domenica, dopo aver dato un appuntamento al fidanzato al quale non si è presentata, la scomparsa; la mamma della piccola Ljuba aveva lanciato anche un appello alla figlia attraverso la trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?. Purtroppo, il sorriso dolce di Mariya si è spento, così come le speranze della mamma e delle amiche di riabbracciarla. Gli investigatori non hanno dubbi sulla sua morte: la ragazza si è impiccata con un foulard probabilmente il giorno stesso della scomparsa nell’uliveto di in contrada Romita, in una zona impervia e poco frequentata dalla comunità. Cupramontana è sconvolta: Mariya era una studentessa modello, si era da poco diplomata all’istituto Cuppari di Jesi e avrebbe scelto a giorni la facoltà universitaria. Aveva amici ed era bene inserita nella vita del paesino che la ospitava, ma negli ultimi tempi soffriva di depressione. La mamma l’aveva affidata alle cure di uno specialista presso una clinica di Fermo, ma questo subdolo male interiore, al momento, sembra essere la causa più probabile del suicidio della ragazza.
Proprio a Fermo, Mariya aveva conosciuto il ragazzo, affetto da disturbi psichici, che mercoledì scorso, durante la diretta Rai di Chi l’ha visto? avrebbe inviato alcune foto inquietanti via Whatsapp al cellulare della migliore amica di lei. La prima ritraeva un coltello e una mano su cui era stata incisa di fresco con un taglierino la lettera M; la seconda, una ragazza sdraiata a pancia in giù in un letto, accanto a un cappottino beige che, a detta di chi la conosceva, poteva essere assimilabile a quello che indossava Mariya al momento della scomparsa; la terza, infine, che riprendeva solo una sagoma con un cappio in mano e alcune parole come cifrate. Il giovane, va detto, non era il fidanzato di Mariya che, invece, intesseva una relazione con un ragazzo italiano, Francesco; lui le aveva solo prestato un libro, tempo fa, e lei lo definiva tranquillamente come “simpatico”.
“Dovevamo andare a fare una passeggiata insieme” racconta la mamma di Mariya ai microfoni de La vita in diretta “camminavamo e io l’avrei raggiunta, ma lei andava più veloce. Non l’ho più trovata: l’ho cercata ovunque, anche con l’auto” ha raccontato in seguito la madre. Quel giorno, anche Francesco dichiara di averla sentita strana, per questo le aveva chiesto di vedersi, ma lei aveva glissato dicendogli di non preoccuparsi. Fin dal giorno successivo, grazie alla denuncia della madre, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Protezione Civile si sono messi in moto con le ricerche, mettendo subito in campo anche i cani molecolari. Ora tra Cupramontana e Jesi resta solo il dolore profondo di familiari e amici che, proprio, non si danno pace per non aver colto in tempo i segnali lanciati da Mariya e aver permesso che quel momento di sconforto terminasse nella più amara delle tragedie.