venerdì, Marzo 29, 2024

Toyota GT86, ultimo canto del cigno per la Toyobaru

Non ne fanno più di auto così, dure e pure. Parliamo della Toyota GT86, che in questo 2021 arriva al suo ciclo finale. Nata da una joint venture con Subaru, la “Toyobaru”, come viene chiamata spesso negli USA condivide il pianale, ed il principio ispiratore, con la Subaru BRZ. Per entrambe è il momento di grandi cambiamenti. Le attuali serie lasceranno il posto a nuove versioni. In Giappone hanno già presentato la nuova BRZ, con tanto di versione da gara. Per la Toyota, invece, dovrebbe arrivare la GR86, ma non sappiamo ancora se arriverà anche da noi. Intanto, godiamoci la GT attuale, che a dispetto di una ricetta semplice, diverte ancora da matti.


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Qual è il segreto della Toyota GT86?

Un peso limitato, la potenza giusta e tanto equilibrio. E’ questa la ricetta vincente della Toyobaru, una vettura fatta soprattutto per essere guidata. Il motore quattro cilindri boxer da 2 litri, di origine chiaramente Subaru, non eroga più di 197 CV, è montato davanti e collegato ad una trazione posteriore pura e semplice. La trasmissione non concede nulla alla tecnologia, affidandosi al buon vecchio cambio manuale a sei rapporti. Gli interni hanno solo l’essenziale, con qualche piccolissima concessione al comfort (i sedili anteriori sono riscaldati) ed uno spazio sufficiente per le gambe. E’ una 2+2, quindi non aspettatevi di andarci in giro con la famiglia. Ma per il track day è semplicemente perfetta.

Il divertimento vale più dei numeri

Oggi le auto sportive vivono di soli numeri. Il motore che ha 1000 e passa cavalli, accelerazione da 0 a 100 in un nanosecondo, 40 mila chili di carico aerodinamico e, più di recente, la batteria da fantastilioni di chilowattora. La Toyota GT86 rifugge da tutto questo, evitando di far numero e puntando solo sulla sostanza. I 1235 Kg a secco sono più che sufficienti, così come i 197 CV del suo boxer. C’è chi sostiene che sia fiacca, e che la farebbe bene l’adozione di un turbo, ma Toyota (e anche la Subaru con la BRZ) non hanno mai preso in considerazione la cosa. Perché così facendo si stravolgerebbe un equilibrio perfetto. Aggiungere potenza richiede più raffreddamento, freni più grandi, una trasmissione adeguata, più peso…e senza accorgersene, si è persa la guida genuina che tanto si amava. Sarebbe un sacrilegio! Meglio lasciare tutto com’è, anche a costo di rendere la vettura così di nicchia da non guadagnarci nulla.

Ma alla fine è il business che conta, e per quello i numeri sono un obbligo. la GT86 non è una best seller, dato il suo essere scomoda e poco pratica. Inoltre, c’è la concorrenza in casa della Supra con il motore 2 litri turbo BMW, che offre un dinamismo simile ma con un pizzico di ciccia in più sotto il cofano. Comunque, la casa sta lavorando ad una nuova versione della 86, ma non sappiamo se mai arriverà in Italia. Anche la Subaru ha rinnovato la BRZ, ma al momento è disponibile solo in Giappone. Ci auguriamo che entrambe arrivino presto, anche per non spezzare il sogno degli amanti della guida allo stato puro.


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Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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