Toshiaki Ichinose svela i colori da indossare in estate

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Toshiaki Ichinose, ricercatore senior presso l’Istituto Nazionale giapponese per gli studi ambientali, ha condotto un esperimento per valutare quali colori nell’abbigliamento mantengono il corpo più fresco.

Chi è Toshiaki Ichinose?

Toshiaki Ichinose è Executive Senior Research Scientist presso il National Institute for Environmental Studies (NIES), in Giappone, e professore presso la Graduate School of Environmental Studies, Università di Nagoya. Con un background accademico in Geografia e Ingegneria Civile, è interessato a vari aspetti dei Sistemi Ambientali Urbani, che vanno dalla climatologia urbana, ai sistemi energetici e GIS alla loro applicazione nella pianificazione urbana. In particolare, ha eseguito molte importanti indagini sul campo in Cina e in altri paesi asiatici. È autore di molte pubblicazioni correlate tra cui Counteracting Urban Heat Islands in Japan (Elsevier “Urban Energy Transition”, 2008). È stato membro del consiglio di amministrazione della International Association for Urban Climate (IAUC) e membro del WMO Expert Team on Training on Urban Climatology.

Le ricerche di Toshiaki Ichinose

Nel suo background accademico di Geografia e Ingegneria Civile, è interessato a vari aspetti del Sistema Ambiente Urbano. Vanno dalla climatologia urbana, sistema energetico Dal  GIS alla loro applicazione e pianificazione urbana. In particolare ha eseguito molte indagini sul campo rilevanti in Cina e in altri paesi asiatici. Molte le pubblicazioni correlate tra cui Counteracting Urban Heat Islands in Japan (Elsevier “Urban Energy Transition”, 2008). Il suo principale argomento di ricerca in corso è la pianificazione urbana strategica e la valutazione delle città a basse emissioni di carbonio.

Il nuovo studio sull’abbigliamento

Ichinose e il suo team hanno condotto l’esperimento all’aperto sotto il cocente a una temperatura di 30 °C (86 °F) con poco o nessun vento. Nove polo, di colore diverso ma dello stesso materiale, sono state affiancate e monitorate tramite una termocamera per 5 minuti. L’Energia non riflessa è assorbita sotto forma di calore e gli oggetti con colori più riflettenti sono i più freddi. I risultati hanno rivelato che la maglietta migliore era bianca, seguita da gialla, grigia, rossa, viola, blu, verde, verde scuro e nera.

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La differenza di temperatura tra le magliette è molto diversa

Ad esempio, con la camicia bianca che registrava 30 gradi Celsius (86 gradi Fahrenheit). Mentre, le camicie verde scuro e nere registravano sopra i 50 gradi Celsius (122 gradi Fahrenheit). “Se non ti piacciono le camicie bianche perché sono facili da sporcare, ti consigliamo camicie gialle, grigie e rosse che hanno una riflettanza relativamente alta”, afferma Ichinose sulla prevenzione del colpo di calore.

Ecco, i colori da indossare

Dopo il bianco, i colori che mantengono il corpo fresco non sono  il giallo, il grigio e il rosso. Ancora considerato nell’immaginario collettivo come un colore “caldo”. Mentre il viola è al centro della classifica, quindi può essere indossato durante la stagione calda se è il tuo colore preferito. Da evitare invece il blu, perché considerato un colore “freddo”. Così come il verde chiaro, il verde scuro e il nero.

E per la mascherina?

In questo periodo di pandemia, molti potrebbero chiedersi se lo studio debba essere preso in considerazione nella scelta del colore della nostra indispensabile mascherina protettiva. La risposta è no, secondo l’autore principale di questo esperimento. La superficie della maschera è più piccola di quella di una polo. Inoltre, con la mascherina, si ha una dissipazione di calore per evaporazione legata alla funzione di la maschera protettiva. L’aria entra ed esce permanentemente attraverso la respirazione. Resta il fatto che in pieno sole è meglio usare una maschera bianca che è meno fastidiosa, come sottolinea lo stesso Toshiaki Ichinose.

Per andare oltre, quali i materiali specifici?

Quelli che aiutano a mantenere il corpo fresco quando il termometro è alto, sono il cotone che lascia respirare la pelle. Mentre il lino, fibra vegetale a basso impatto ambientale, è noto per le sue proprietà termoregolatrici che regolano la temperatura e mantengono la pelle fresca per tutta l’estate.