Il binomio vino e architettura come sinonimo di benessere, di ben fare, sostenibilità e rispetto per l’ambiente, è il protagonista del circuito di WineArchitecture. La rete è nata nel 2017 e riunisce 14 cantine di design.
Quali sono le cantine che uniscono vino e architettura in Toscana?
- Cantina Antinori nel Chianti Classico- Località Bargino, San Casciano Val di Pesa (FI)
- Caiarossa – Riparbella (Pisa)
- Cantina di Montalcino – Montalcino (Siena)
- Castello di Fonterutoli, Località Fonterutoli – Castellina in Chianti (SI)
- Il Borro – Località Borro, San Giustino Valdarno (Arezzo)
- Le Mortelle – Castiglione della Pescaia (Grosseto)
- Petra – Suvereto (Livorno)
- Podere di Pomaio – Località Pomaio (Arezzo)
- Rocca di Frassinello – Gavorrano (Grosseto)
- Salcheto – Montepulciano (Siena)
- Tenuta Ammiraglia Frescobaldi, Località La Capitana – Magliano in Toscana (Grosseto)
- Tenuta Argentiera – Donoratico (Livorno)
- Fattoria delle Ripalte – Isola d’Elba
- Cantina Colle Massari – Cinigiano
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Quali sono le caratteristiche di queste cantine?
Ogni cantina caratterizza il proprio percorso di visita in maniera diversa con narrazioni e con degustazioni. Lo scopo di questa rete è far comprendere a fondo le scelte architettoniche delle strutture, sempre legate alle necessità e i tempi della produzione vinicola, e attente anche alle esigenze di rispetto dell’ambiente e dei lavoratori di questi territorio. Scelte etiche e non solo estetiche, questo il minimo comune denominatore di questi luoghi in cui architettura, natura e i suoi prodotti diventano un tutt’uno.
Salcheto di Montepulciano
L’azienda vitivinicola di Salcheto in Montepulciano ha fatto della sostenibilità nel processo di produzione del vino e dell’utilizzo delle energie rinnovabili, il proprio “must”. Il progetto della cantina è stato curato in prima persona da Michele Manelli, Presidente della Salcheto, che ha coordinato un gruppo di lavoro composto da svariati tecnici professionisti del mondo dell’edilizia e delle energie rinnovabili. In partcolare hanno studiato i camini solari Solatube, collettori di luce dal gradevole gusto estetico con una rilevante importanza per l’illuminazione e per le fasi di conservazione del vino nelle cantine sottostanti. Questi camini sono in grado di condurre e trasformare la luce solare fino ai meandri delle cantine in modo ottimale per la produzione del vino, depurandola da filtri UV e da ogni agente contaminante. Grazie a questo ed altri accorgimenti per il risparmio energetico adottati in fase di progettazione e realizzazione delle cantine, i proprietari delle Cantine Salcheto riescono ad ottenere un risparmio di energia elettrica di circa il 65/70 %.
Rif: www. salcheto.it; [email protected], tel: 0578799031.