Ci ha 30 minuti il Napoli per sbrigare la pratica Torino, per tornare a convincere tutti e, cosa più importante, per rimettersi davanti a tutti, in testa alla classifica. Succede quasi tutto nella prima frazione di gioco, con un Napoli che travolge il Torino con 3 gol nella prima mezz’ora. Da segnalare anche il ritorno al gol di Belotti e la rete numero 115 di Hamsik che raggiunge così, finalmente, la leggenda Maradona. L’occasione era davvero troppo ghiotta, vista la caduta clamorosa dell’Inter a San Siro contro l’Udinese, e il Napoli non l’ha sprecata, tornando lì dove quest’anno sta dimostrando di dover e poter stare: al comando della Serie A.
LA PARTITA – Serviva una partita convincente, oltre che vittoriosa, soprattutto per cacciare i fantasmi dell’ultima orribile settimana del Napoli, o meglio delle ultime due settimane, se consideriamo anche la sconfitta (che ci può stare) contro la Juventus, ma soprattutto il pareggio con la Fiorentina e il fallito passaggio agli ottavi di finale di Champions League. E il Napoli lo fa rispondendo presente, annichilendo il Torino fin dai primi minuti e tornando a far vedere quei meccanismi perfetti che si erano un attimo inceppati, per una fisionomica stanchezza fisica e mentale, che portano a movimenti offensivi super-efficaci, pressing alto e asfissiante e inserimenti dentro l’area dei centrocampisti come Hamsik. Il Napoli passa in vantaggio subito, grazie a Koulibaly che insacca il pallone in rete, di testa, su calcio d’angolo. Episodio questo, non casuale, che permette però al Napoli di giocare dal quel momento in poi più sicuro e con la linea difensiva altissima, che si traduce in un’ottima compattezza di squadra attraverso i 3 reparti. Il Torino ci mette anche del suo in occasione del raddoppio del Napoli, perchè sbaglia i movimenti difensivi che aprono un’autostrada a Zielinski che, preferito in attacco ad Insigne, trova un gol importante per indirizzare il match. Il terzo gol, arrivato 5 minuti dopo il secondo, è l’emblema del “Sarrismo”, con Mertens che si allarga a sinistra, Hamsik che si inserisce in mezzo e che la mette all’angolino alto, per un gol che lo fa entrare di diritto nella storia del Napoli: raggiunto Diego Armando Maradona a quota 115 gol con la maglia partenopea.
Nella ripresa si vede un Torino più determinato e volenteroso e che quantomeno dimostra di non voler subire una goleada clamorosa e dare dignità alla partita. Per farlo Mihajlovic si affida al talento spesso inespresso di Ljajic, che in effetti porta più spesso la squadra verso la zona di Reina, e proprio dal suo piede parte l’assist a Belotti, che segna e quantomeno alleggerisce il risultato, ma soprattutto si sblocca in campionato dopo un lunghissimo digiuno. Servirà il miglior Belotti da ora in poi al Torino per tornare a viaggiare verso le zone europee della classifica. Il Napoli trova poi nuova energia con’ingresso in campo di Insigne e sfiora addirittura il quarto gol. La partita praticamente finisce quando Ljajic deve uscire anzitempo per un guaio muscolare. Il Napoli torna a fare la voce grossa in campionato e torna in vetta alla classifica, a +1 dalla Juventus.