mercoledì, Maggio 14, 2025

Titano: ci sono laghi e mari sulla luna di Saturno

I dati provenienti dalla sonda Cassini, inviata nello spazio dalla NASA il 15 ottobre del 1997, mostrano come laghi e mari persistano sulla superficie di Titano.

Che cos’è Titano?

Titano è una delle lune di Saturno, oltre che la più grande tra quelle che orbitano intorno al pianeta. È uno dei corpi rocciosi più massicci del sistema solare. Supera in dimensioni il pianeta Mercurio ed è il secondo satellite più grande e massiccio dopo Ganimede. È inoltre l’unico satellite di tutto il sistema solare ad avere una densa atmosfera, composta per il 95% da azoto. Un fattore, questo, che ha impedito agli scienziati di osservarne la superficie fino alla missione spaziale Cassini-Huygens. La missione portò allo sbarco, nel 2004, di un lander sul satellite e alla successiva scoperta di laghi di idrocarburi nelle regioni polari. Dopo l’atterraggio, il veicolo fotografò una piana scura coperta da piccole rocce e sassi, tutti composti da ghiaccio d’acqua.

Titano: la scoperta

Titano è l’unico corpo celeste del nostro sistema solare, oltre alla Terra, dove laghi e mari persistono. La scoperta avviene nell’agosto 2014, quando la sonda attraversa l’atmosfera del satellite. Gli scienziati sono ovviamente incuriositi da questa caratteristica e vogliono capirci di più. L’idea è quella di scandagliare le profondità del più grande mare di Titano, il Kraken Mare, una distesa di idrocarburi lunga 400.000 km2. Si crede abbia una profondità variabile tra i 100 e i 300 metri di profondità. Utilizzando le scansioni della sonda, i ricercatori hanno stimato che la parte centrale del Kraken Mare è quella più profonda e potrebbe superare i 300 metri.

Le future missioni spaziali

Scientific American scrive che secondo Elizabeth Turtle, scienziata presso la Johns Hopkins University, “l’idea di poter eseguire la batimetria su una luna nel sistema solare esterno è eccitante” e utile alla programmazione di future missioni. Secondo i dati in mano ai ricercatori, il mare contiene il 70% di metano liquido, il 16% di azoto liquido e il 14% di etano liquido. Steven Oleson, ingegnere astronautico presso il Glenn Research Center della NASA, sostiene che questi dati sono utili alla progettazione di robot sottomarini. Dichiarazione che lascia spazio ad una domanda: la NASA ha intenzione di spedire un sottomarino robot su Titano, in un prossimo futuro?

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