Tina Anselmi: il 29 Luglio 1976 fu nominata Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale.Tina fu la prima donna a ricoprire un ruolo primario nel Governo
Tina Anselmi il 29 Luglio 1976, durante il terzo mandato del Governo Andreotti, fu nominata Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale. Un evento storico dal significato incommensurabile. La storia di questa donna, prima donna Ministro, ci ricorda che tantissime donne del passato attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione e quella delle donne di oggi.
La storia di Tina Anselmi
Tina Anselmi, prima donna Ministro, politica e partigiana, nacque il 25 Marzo 1927; il padre svolse il mestiere di aiuto farmacista, socialista e dunque perseguitato dai fascisti. La giovane Tina frequentò il Ginnasio del paese natale e poi l’Istituto Magistrale a Bassano del Grappa. Nel 1944 i nazifascisti costrinsero Tina e altri studenti ad assistere all’impiccagione di trentuno prigionieri. Quello fu un evento che scosse la coscienza della fanciulla, fu un evento che portò Tina ad una ferma decisione: combattere e condannare il Nazifascismo. Le idee politiche partigiane iniziarono a prendere piede nella coscienza di Tina e così ella decise di prendere parte attivamente alla Resistenza. Con il nome di battaglia di “Gabriella” divenne staffetta della brigata Cesare Battisti. L’Anselmi sempre nel 1944 s’iscrisse alla Democrazia Cristiana e partecipò attivamente alla vita del partito.
Tina Anselmi dopo la seconda guerra mondiale si laureò in Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e divenne poi una maestra delle scuole elementari. Ella s’impegnò solertemente nell’attività sindacale; in seno alla CGIL e poi alla CISL. Fu dirigente del sindacato dei tessili dal 1945 al 1948 e del sindacato degli insegnanti dal 1948 al 1955. Nel 1963 invece fu eletta componente del comitato direttivo dell’Unione europea femminile.
Il nome di Tina Anselmi figurò sempre in tutto ciò che concerneva la politica italiana: deputata dal 1968 al 1992, sempre eletta nella circoscrizione Venezia-Treviso, vantò una storia di cariche e ruoli importanti. Nel suo lungo mandato fece parte delle commissioni Lavoro e Previdenza Sociale, Igiene e Sanità, Affari Sociali. L’Anselmi si dedicò con particolare premura ai problemi relativi alla famiglia e alla donna; fu proprio grazie al valore che Tina attribuì al ruolo della donna che si ottenne una legge sulle pari opportunità. Il 29 Luglio 1976 Tina divenne Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, evento che ha inorgoglito le donne dell’epoca e le inorgoglisce ancora oggi. Dopo il ruolo di Ministro del Lavoro ricoprì anche la carica di ministro della Sanità nei governi Andreotti IV e V.
Tina Anselmi nel corso della VIII legislatura, nel 1981, venne nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2 di Licio Gelli. Negli anni 90 in molti espressero il desiderio di vedere Tina Anselmi nel ruolo di Capo dello Stato, purtroppo non venne mai eletta Presidente della Repubblica ma la storia di Tina Anselmi è una storia bellissima che ci rammenta quanto lontano le donne sono arrivate e possono ancora arrivare.