Robert Paddle e Kathryn Medlock hanno trovato i resti dell’ultimo esemplare della Tigre della Tanzania morta nel 1936 allo zoo di Hobart. Erano conservati in un armadio dell’Ufficio educativo del Museo di Zoologia dei vertebrati.
Animal Endangerment Map, la mappa delle specie a rischio
La Tigre della Tanzania è veramente estinta?
Thylacinus cynocephalus, noto anche come tilacino era un predatore marsupiale diffuso in Australia, Nuova Guinea e nell’isola da cui prende il nome. L’ultimo esemplare, una femmina, morì di freddo per la noncuranza del custode dello zoo nel 1936. Alcuni però pensano che fosse un maschio, chiamato Benjamin. Quindi 85 anni fa il personale del giardino in cui gli animali vivevano in cattività non credevano fosse l’ultimo quando è morta la bestia. Dal 2016 ci sono degli avvistamenti. Inoltre, il progetto Tigrr, Thylacine integrated genomic restoration research lab dell’Università di Melbourne, ha ottenuto una donazione di 5 milioni di dollari per riprodurre la Tigre della Tanzania. I ricercatori devono sequenziarne il DNA.
Il lavoro di Robert Paddle e Kathryn Medlock
Gli operatori si sono occupati di trovare i resti dell’animale, una pelle con le strisce distintive di tilacino. Cercando nei depositi del museo li hanno trovati e verificato che appartenessero propria alla Tigre della Tanzania. Medlock ha detto che il pezzo non era catalogato e registrato, mentre ora è messo in una teca nella sezione zoologica del centro espositivo. La vetrina è realizzata appositamente per preservare la pelle e prevenire lo sbiadimento.
La caccia alla Tigre della Tanzania
Agli inizi del Novecento il Consiglio della fauna permetteva di catturare e cacciare il tilacino. L’ultima Tigre dalla Tanzania fu presa dal contadino Wilfred Batty nella sua proprietà nel 1930. L’animale finì allo zoo di Hobart e dopo sei anni è morta. Il giardino zoologico non ha avviato azioni di tutela perché si pensava ci fossero altri esemplari allo stato brado.
