Tiger Temple Thailandia: morte più di 80 tigri salvate nel 2016

Il Tiger Temple continua a mietere vittime. Dalla Thailandia è giunta notizia del decesso della metà delle 147 tigri che vennero portate via dalla struttura nel 2016 affinché fossero tutelate dagli abusi e dai traffici illeciti alle quali venivano puntualmente sottoposte. La PBS sostiene che abbiano perso la vita ben 86 felini (gran parte dei quali di razza siberiana) che avrebbero contratto il virus del cimurro canino.

Cos’è il Tiger Temple della Thailandia?

L’edificio che sorgeva nei pressi di Bangkok era noto soprattutto ai turisti perché negli anni era diventato un luogo in cui i visitatori potevano recarvisi per scattare dei selfie con le tigri. In diverse occasioni gli animalisti misero in guardia da questa pratica che, alla lunga, avrebbe potuto minare la salute dei mammiferi, ma purtroppo i loro appelli caddero nel vuoto. Infatti già nel 2015 si erano verificati dei drammatici episodi di aggressioni ai danni degli ospiti della struttura, e di conseguenza diverse associazioni avevano lanciato l’allarme affinché si ponesse fine a quella “attrazione turistica”. Le autorità locali, dopo aver ricevuto diverse denunce, decisero di aprire un’inchiesta allo scopo di trasferire altrove gli animali. Le indagini giunsero ad una svolta nel 2016 quando il governo thailandese autorizzò una serie di ispezioni nel Tiger Temple. In quella circostanza fu appurato che i felini venivano spesso drogati affinché fossero “tranquilli” e mansueti all’arrivo dei turisti. Tra le scoperte più raccapriccianti, quella di circa 40 cuccioli surgelati e morti da più di cinque anni, e in più vennero rinvenuti almeno 20 barattoli contenenti organi dei grandi felini. Emerse così che, oltre ai maltrattamenti, dietro l’attività della struttura si nascondeva un traffico illecito di specie selvatiche. All’arrivo delle forze dell’ordine, un monaco cercò di scappare mettendosi alla guida di un camion che conteneva una grande quantità di pelle e denti di tigre ben stipati in alcune valigie.

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Morte circa 80 tigri: “Avevano uno scarso sistema immunitario”

In seguito alla scoperta dei loschi traffici che avvenivano tra le mura del Tiger Temple, il governo della Thailandia dispose, per trarre in salvo gli animali, che venissero immediatamente trasferiti in due aree di riproduzione che sorgevano nei pressi della provincia di Ratchaburi. Solo oggi si apprende che fin da subito i dirigenti e gli specialisti veterinari si resero conto che diversi felini correvano il rischio di ammalarsi di cimurro canino. Ricordiamo che questa patologia infettiva può essere curata – a condizioni normali – con cibo e integratori adatti allo scopo, mettendo a disposizione degli animali dello spazio sufficiente in cui muoversi e dell’acqua pulita. Purtroppo però, come ha spiegato Prakit Vongsrivattanakul, direttore generale del Dipartimento dei Parchi Nazionali, Conservazione della Fauna Selvatica e delle Piante (DNP), fin dai primi momenti compresero che quelle tigri avevano uno “scarso sistema immunitario” perché cresciute in cattività e anche a causa della consanguineità. Con grande attenzione nel tempo hanno cercato di curarle gradualmente quando si notavano i sintomi della malattia. Purtroppo però ciò non è bastato a salvarle tutte. Intervistato sempre dalla PBS thailandese, Teunchai Noochdumrong, direttore dell’Ufficio per la Conservazione della Fauna Selvatica del Governo, non ha esitato nel definirsi “scioccato”. Il dirigente infatti ha ammesso che in questi anni il Tiger Temple ha dato diverse preoccupazioni in particolar modo per lo stato di salute dei mammiferi carnivori, ma nonostante ciò non avrebbe mai immaginato che si potessero avere delle conseguenze così drammatiche.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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