giovedì, Aprile 18, 2024

Theodore Roosevelt: il presidente che guardava lontano

Theodore Roosevelt è stato il 26esimo presidente degli Stati Uniti. Diventato presidente alla “tenera” età di 42 anni, è uno dei quattro faccioni del Rushmore. La sua politica innovatrice ha aperto nuove frontiere, ed il suo impegno da mediatore durante l’imminente conflitto tra Giappone e Russia gli valse il Premio Nobel per la pace.

Chi era Theodore Roosevelt?

Theodore Roosevelt è stato un innovatore della politica statunitense. Cresciuto da un padre progressista e da una madre conservatrice, il giovane Theodore si affaccia alla politica nel 1880, quando si unisce al Partito Repubblicano. Diventa membro del Parlamento dello Stato di New York due anni dopo, a soli 24 anni, è lì inizia la sua ascesa. Dopo aver ricoperto il delicato incarico di capo della polizia di New York entra a far parte dell’amministrazione di William McKinley, che diventerà presidente dopo un’aspra campagna elettorale.

I Rough-Riders

Quando l’anno seguente scoppia la guerra ispanico-americana, Theodore Roosevelt si dimette da ogni incarico governativo per vestire l’uniforme. Nel corso della guerra che gli Stati Uniti vincono senza troppo patire, comanda i Rough Riders. I Riders erano un corpo di volontari messi insieme dallo stesso Roosevelt. Avranno un ruolo di primo piano nella celebre carica di San Juan Hill, nella quale Roosevelt cavalcherà giù per la collina di San Juan con truppe al seguito. La vittoria è facile e rapida, e vale a Roosevelt gli onori che riceve al ritorno in patria.

La presidenza

Al ritorno in patria diventa governatore di New York. Ricopre la carica per due anni, al termine dei quali si candida come vicepresidente degli Stati Uniti. Il suo impulso nella campagna che porterà William McKinley all’elezione fu di grande impatto.

Quando McKinley muore nel 1901, Roosevelt diventa il 26esimo presidente degli Stati Uniti. La cosa non fa piacere ai suoi compadres repubblicani, che lo considerano avventato, “un maledetto cowboy”. La sua diventa la prima amministrazione a rafforzare i diritti dei lavoratori e a dare un impulso alle politiche ambientali, sottovalutate e messe da parte fino ad allora. Istituisce una pensione per i veterani di guerra e, con manovre che potremmo definire populiste, rafforza il gradimento della gente organizzando comizi, viaggi e realizzando imponenti opere pubbliche. La sua politica estera si concentra sulla difesa degli interessi statunitensi in America Latina e su un accordo inteso alla costruzione del Canale di Panama, che sarà ultimata prima della grande guerra e si rivelerà utile al trasporto delle truppe statunitensi nei porti dell’Est per l’invio in Francia.

Il Nobel

«Parla piano e porta con te un lungo bastone: andrai lontano.»

Era una delle massime che hanno reso famoso Theodore Roosevelt, vincitore del Nobel per la Pace nel 1906 a seguito di una mediazione nel conflitto tra Russia e Giappone. Roosevelt si propose come mediatore e convinse i belligeranti capi di stato a firmare la pace. L’evento gli diede fama internazionale ma, nonostante godesse dei favori di stampa ed elettori, Roosevelt non si ripresentò per un terzo mandato. Sostenne politicamente William Taft, repubblicano, che diventò il 27esimo presidente grazie proprio al marchio di garanzia di Roosevelt.

Pausa dalla politica

Dopo l’elezione di Taft si prese un periodo di pausa dalla politica. Andò in Africa dove partecipò a grandi battute di caccia e girò per un po’ l’Italia. Tornato in patria e deluso dall’operato di Taft, decise di fargli opposizione. Fondò il primo “terzo partito” nella storia statunitense, fondata su un sistema bipartitico (Repubblicani e Democratici) e iniziò la corsa verso la poltrona di presidente. Il Partito Progressista (Bull Moose Party), ottenne più consensi di quello Repubblicano. Non riuscì tuttavia a battere i democratici, che vinsero con Woodrow Wilson candidato alla poltrona presidenziale.

Theodore Roosevelt nella cultura di massa

Oltre ad essere un premio Nobel, Theodore Roosevelt è uno dei quattro faccioni di pietra scolpiti sul monte Rushmore. Divenne membro della Massoneria, e il suo attaccamento a numerose Logge statunitensi resterà intatto fino alla sua morte, avvenuta nel 1919. Citato e rappresentato in numerosi film e cartoni animati, ispirò la creazione del peluche conosciuto come Teddy Bear quando raccontò che durante una battuta di caccia si rifiutò di sparare a un cucciolo d’orso.

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