La Corte costituzionale della Thailandia il primo ministro Srettha Thavisin, per aver violato gli standard etici del Paese nominando in una posizione di governo un avvocato con una condanna penale.
Thailandia: Corte costituzionale destituisce il premier
La Corte costituzionale ha destituito il primo ministro thailandese Srettha Thavisin, in carica da un anno. Srettha è accusato di aver violato gli standard etici del Paese nominando Pichit Chuenban, un avvocato con una condanna penale, in una posizione di governo.
Srettha è salito al potere meno di un anno fa a capo di una coalizione guidata dal suo partito Pheu Thai, dopo aver stretto un accordo con partiti legati all’esercito. Con la destituzione di Srettha, il governo agirà ora in veste di amministratore delegato, mentre il vice primo ministro Phumtham Wechayachai, che è anche ministro del commercio, diventerà premier ad interim. La data per il voto per il nuovo primo ministro non è ancora stata determinata. Il voto si baserà su una lista di candidati presentata prima delle elezioni del 2023. Per diventare primo ministro, un candidato ha bisogno del sostegno di più della metà degli attuali 493 legislatori della camera bassa, ovvero 247 voti. Se non viene scelto nessuno, la camera deve riunirsi di nuovo in seguito e ripetere il processo di voto.
Leggi anche: Thailandia: tribunale scioglie il partito di opposizione Move Forward