Teofilo Gerusalemme: il Patriarca avverte i credenti

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Le forze estremiste Israeliane stanno aggravando la situazione a Gerusalemme e provocano tensioni nella vita quotidiana e danneggiano i fedeli, queste sono state le parole di Teofilo III, capo del Patriarcato ortodosso di Gerusalemme durante un incontro con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden citato domenica dal Jerusalem Post. Anche la convivenza pacifica tra le grandi religioni monoteiste quali l’Ebraismo, il Cattolicesimo e l’Islam potrebbe quindi subire delle grosse difficoltà.


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Teofilo Gerusalemme: pericolo per i Cattolici

In una lettera secondo quanto riferito scritta a Biden il Patriarca ha anche avvertito che: “La strada maestra per la Chiesa del Santo Sepolcro è seriamente minacciata da forze Ebraiche estremiste che hanno invaso il quartiere Cristiano con l’obiettivo di cambiarne il carattere storico, demografico e geografico e l’importanza del sito e la fine della presenza Cristiana nella città”. Il patriarca ha anche affermato che “questi gruppi sono in parte supportati da elementi di destra nella sfera politica Israeliana”.

Le tombe Cristiane vengono profanate

Il quotidiano ha ricordato di aver poi accusato i gruppi radicali Israeliani di aver minacciato i Cristiani nella Città Vecchia di Gerusalemme. “La nostra presenza a Gerusalemme è minacciata”, ha scritto in una colonna del Times di Londra, spiegando che credeva che l’ obiettivo fosse cacciare la comunità Cristiana da questa parte della città. “Le nostre chiese vengono regolarmente profanate e distrutte. Il nostro clero è spesso intimidito”, ha aggiunto. Altri leader della chiesa a Gerusalemme hanno emesso lettere simili prima dello scorso Natale in cui hanno evidenziato “attacchi regolari e sostenuti da parte di gruppi radicali”, astenendosi dal riferirsi a loro come “gruppi Israeliani”.

Teofilo Gerusalemme: che cosa ha detto Hassan Nahoum?

Teofilo III non ha nominato nessun gruppo in particolare né citato incidenti specifici. Inoltre non ha fornito prove che fossero Israeliani o che il loro obiettivo fosse cacciare i cristiani dalla città”, ha riferito il quotidiano Israeliano. Ad aprile il Vicesindaco di Gerusalemme Fleur Hassan Nahoum ha accusato i leader della chiesa di aver travisato i fatti sulle minoranze a Gerusalemme come parte di “una campagna di raccolta fondi ben organizzata per il mondo Cristiano”.

Le contraddizioni della comunità Cristiana

Le accuse comprese quelle avanzate da Teofilo III sono state descritte come “sorprendenti e deludenti”, citando dati che mostrano l’1,5 percento di aumento della popolazione Cristiana in Israele nell’ultimo anno, di cui l’84 percento sono soddisfatti della vita in questo paese. “Ciò è in tragico contrasto con il declino della popolazione Cristiana nelle aree controllate dai palestinesi. A Betlemme il luogo di nascita di Gesù Cristo negli ultimi 27 anni quando la città è controllata dall’Autorità Palestinese, la loro popolazione è scesa da 80 al 12 percento”, ha aggiunto Nahoum.