giovedì, Aprile 18, 2024

Ted Bundy – la storia di un serial killer che terrorizzò l’America

Va in onda questa sera sul Nove il documentario “Ted Bundy – Nella mente di un serial killer”, lavoro interamente dedicato ad uno dei serial killer più pericolosi con cui gli Stati Uniti abbiano mai avuto a che fare, un personaggio talmente abietto da ispirare la figura di Bufalo Bill, serial killer che abbiamo conosciuto nel grande capolavoro “Il Silenzio Degli Innocenti”. Vi raccontiamo di seguito la vera storia dell’assassino, così che possiate comprendere meglio ciò che vi riserverà il documentario.

Nato a metà anni ’40 da un rapporto illegittimo e con un padre nemmeno mai ben determinato con certezza, Ted Bundy fu cresciuto dai suoi nonni che fecero credere a tutti (a lui per primo) di essere i suoi genitori naturali per evitargli lo stigma sociale che una condizione del genere avrebbe comportato negli anni ’40 e ’50. Nonostante egli abbia sempre parlato bene dei suoi nonni, Bundy ha successivamente sviluppato un odio verso la sua madre naturale per via di questa menzogna, ma soprattutto sembrerebbe che proprio per via di questa situazione famigliare egli abbia sviluppato una personalità malata: suo nonno era una persona molto violenta con la famiglia e non solo, nonché ferocemente antisemita ed anticattolico; sua nonna era invece una persona molto remissiva, affetta da una depressione che curava coi metodi arcaici del tempo.

Durante l’adolescenza, Ted Bundy ebbe due fasi: la prima da bullo e criminale, la seconda da attivista politico presso il partito repubblicano e studente di legge. In questo periodo si legò sentimentalmente ad una donna, ma il suo abbandono tempo dopo contribuì a peggiorare la sua situazione psicologica. Da quel momento la psiche di Ted Bundy andrà avanti fra alti e bassi, per poi “esplodere” definitivamente nel 1974 con il tentato omicidio di una studentessa universitaria: stuprata e picchiata selvaggiamente, la ragazza fu una delle pochissime vittime di Bundy a sopravvivere; successivamente l’uomo stuprò, mutilò ed assassinò un numero incredibilmente alto di vittime di sesso femminile.

Due furono i modus operandi di Bundy: talvolta egli si fingeva disabile, o quantomeno faceva finta di avere un braccio ingessato (proprio come Bufalo Bill) e chiedeva quindi l’aiuto di giovani donne; altre volte egli impersonava figure autoritarie, come ad esempio poliziotti. In ambo i casi, Bundy approfittava della situazione per portare le ragazze in luoghi appartati, stuprarle ed uccidere selvaggiamente. Spesso l’uomo tornava nel luogo del delitto prima che il corpo si fosse decomposto e continuava ad avere rapporti sessuali con i cadaveri delle sue vittime: si tratta di agghiaccianti atti di necrofilia. Egli era inoltre solito decapitare le sue vittime e conservare le teste come trofei: anche questo elemento è stato poi d’ispirazione per alcuni film horror.

Dopo aver operato in Vermont, Ted Bundy si trasferì in Colorado e continuò ad agire con le stesse modalità. La sua azione subì un forte rallentamento, però, dopo un caso fortuito: alcuni poliziotti lo fermarono per eccesso di velocità e trovarono delle armi ed un passamontagna all’interno della sua automobile; Bundy fu dunque arrestato ed iniziarono delle indagini sul suo conto condotte anche dall’FBI. Proprio quando la polizia federale stava per incriminarlo per alcuni degli omicidi commessi, Bundy riuscì ad evadere ed a colpire ancora: sotto stress, egli cambiò modus operandi uccidendo delle studentesse universitarie mentre dormivano. Fu comunque arrestato di nuovo dopo una colluttazione con un poliziotto e finalmente processato e condannato a morte. Queste le parole del giudice subito dopo la condanna:

Si prenda cura di se stesso, figliolo. Glielo dico sul serio, si prenda cura di se stesso. È una tragedia per questa corte vedere una tale totale assenza di umanità come quella che ho visto in questo tribunale. Lei è un uomo giovane e brillante, avrebbe potuto essere un buon avvocato. Avrei voluto vederla in azione, ma lei si è presentato dalla parte sbagliata. Si prenda cura di lei. Non ho nessun malanimo contro di lei. Voglio solo che lo sappia. Si prenda cura di se stesso

Ted Bundy fu giustiziato sulla sedia elettrica il 24 gennaio 1989: ad accoglierlo un esercito di manifestanti posti appena oltre i confini del luogo designato, i quali incitavano all’esecuzione. Vi ricordiamo che a breve sarà pubblicato anche un vero e proprio film sulla vera storia di Bundy: il suo ruolo sarà interpretato da Zac Efron (QUI PER APPROFONDIRE).

LEGGI ANCHE LA STORIA VERA DI UN ALTRO SERIAL KILLER, HAPPY KILLER FACE

Umberto Antonio Olivo
Umberto Antonio Olivo
Nato nel segno della musica, ho sempre scritto principalmente di pop e R&B. Col periodico mi sono scoperto in grado di scrivere anche di cinema, attualità, scienza, politica e svariati altri argomenti. Spero di potervi soddisfare con ogni tipologia di articolo possibile!

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