Taranto, 66enne seviziato e ucciso da baby gang, l’ira di Salvini: “Pene esemplari per tutti”

0
1870
Taranto: baby gang avrebbe ucciso pensionato 66enne.

Da circa 7 anni pare fosse finito nel mirino di una baby gang che, dopo averlo perseguitato, umiliato e picchiato, sarebbe arrivata a procurarne la morte nella sua casa. E così pochi giorni fa Antonio Stano, pensionato di 66 anni di Manduria (provincia di Taranto), è spirato in ospedale dopo essere stato trovato dalla polizia nel suo appartamento in gravi condizioni, legato ad una sedia e quasi certamente sottoposto a violenze e sevizie.

Gli investigatori sono riusciti a risalire ad una baby gang costituita da 14 giovani – di cui 12 minorenni e due maggiorenni – che sarebbero ritenuti responsabili della drammatica morte del 66enne. Sembra, infatti, che l’uomo sia stato assalito e aggredito in diverse occasioni nel proprio appartamento, subendo anche delle rapine. Dai primi risconti effettuati dagli inquirenti, è risultato che la vittima soffriva di disturbi psichici e che in alcuni casi, per evitare di essere nuovamente perseguitata dai suoi aguzzini, si barricasse in casa senza nemmeno mangiare per molti giorni. Inoltre la polizia sarebbe riuscita a recuperare una serie di video delle torture e dei dialoghi condivisi dai ragazzi su WhatsApp. Il malcapitato veniva di sovente definito “il pazzo”, mentre stando ad un’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera, in un filmato si vedrebbero dei giovani che, dopo aver fatto irruzione nella dimora di Stano, lo avrebbero terrorizzato e minacciato con un tubo flessibile, per poi coprirgli occhi e viso con un maglione prima di urlargli contro insulti terribili.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni
Antonio Stano: il 66enne probabilmente ucciso da una baby gang.

Gli agenti del commissariato di Manduria sono intervenuti il 6 aprile, dopo aver ricevuto una segnalazione dai vicini di casa del pensionato tarantino: quando sono riusciti ad entrare nell’appartamento, i poliziotti lo hanno trovato su una sedia, legato e impossibilitato a muoversi probabilmente da diversi giorni. Il pensionato è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dove, dopo essere stato sottoposto ad un intervento per sanare una perforazione gastrica e ad un altro per tamponare un’emorragia intestinale, circa tre giorni fa è morto. Nel frattempo la Procura dei minori e quella ordinaria hanno fatto partire delle indagini per i reati di omicidio preterintenzionale, lesioni personali, stalking, danneggiamento e violazione di domicilio. In base alle prime testimonianze dei vicini raccolte dagli inquirenti, la baby-gang avrebbe cominciato a perseguitare Antonio Stano fin dal 2012, e anche quando l’uomo aveva provato a rifugiarsi nel suo appartamento, avrebbero continuato a tormentarlo con dei veri e propri raid in casa, colpendolo con calci e pugni e seviziandolo.

Al momento il procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale dei minori, Pina Montanaro, avrebbe iscritto nel registro degli indagati 12 ragazzi, mentre due maggiorenni di 19 e 22 anni risulterebbero indagati dalla Procura della Repubblica ordinaria nella persona del pubblico ministero Remo Epifani. Ovviamente è stata disposta l’autopsia sul corpo di Antonio Stano, di cui si occuperà il medico legale di Bari Liliana Innamorato, anche se sarà necessario effettuare ulteriori esami per capire se il 66enne è morto per le lesioni e le aggressioni subite, o per le numerose vessazioni che l’avevano gettato in una condizione di degrado e sfinimento che, alla lunga, gli sarebbe stata fatale.

Lorenzo Bullo, il legale che assiste cinque minori ed uno dei maggiorenni finiti nel registro degli indagati, al quotidiano Repubblica ha chiarito che in questa fase si sta procedendo per i reati di omicidio preterintenzionale, danneggiamento, minacce, violazione di domicilio e lesioni personali, ma che si tratta di un capo di imputazione provvisorio. Secondo l’avvocato, infatti, l’ultima aggressione al 66enne risalirebbe a febbraio, mentre la morte di Stano sarebbe sopraggiunta solo qualche giorno fa. Inoltre, anche in merito all’ipotesi stalking, si tratterebbe di episodi isolati e non collegabili tra loro. Di conseguenza, per l’avvocato Bullo non vi è ancora alcun elemento che permetta di valutare al meglio e con certezza la fondatezza di tutte le imputazioni, aggiungendo che gli indagati sono dei ragazzi normalissimi, dei liceali cresciuti in famiglie stimate di imprenditori e impiegati pubblici.

La notizia della morte di Antonio Stano presumibilmente per mano di una baby gang ha provocato la reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha dichiarato che se gli indagati verranno considerati colpevoli, bisognerà garantire “pene esemplari per tutti”, anche se si tratta di giovani minorenni. Infatti per il leader della Lega, di fronte alla violenza non deve esistere alcuna distinzione tra maggiorenni e minori. Anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio è intervenuto su questa terribile vicenda, affermando che il Governo dovrà al più presto occuparsi del tema sicurezza per tutti i cittadini, con una particolare attenzione verso gli anziani che troppo spesso vengono abbandonati al loro destino. Sulla scia del pensiero di Salvini, Di Maio ha chiosato: “Questi soggetti la pagheranno”.

Se vuoi leggere altre notizie di Cronaca puoi cliccare al seguente link: https://www.periodicodaily.com/category/cronaca/