venerdì, Marzo 29, 2024

Taiwan afferma che la Cina vuole “emulare” i talebani

La rapida presa di potere da parte dei talebani in Afghanistan sta creando un acceso dibattito a Taiwan. Taipei afferma che l’isola potrebbe subire lo stesso destino con un’invasione cinese. A sua volta Pechino attacca Taiwan evidenziando che Washington non è un partner affidabile. Il ministro degli Esteri di Taiwan afferma che la Cina vuole “emulare” i talebani.

Taiwan: cosa ha affermato il ministro degli Esteri?

La rapida caduta del governo afghano ha accesso un dibattito a Taiwan sul fatto che l’isola potrebbe subire lo stesso destino qualora si verificasse un’invasione cinese. I media statali cinesi hanno invece sottolineato che il destino di Kabul ha mostrato a Taiwan che Washington non è un partner affidabile. Il ministro degli Esteri di Taiwan ha quindi accusato la Cina di voler “emulare” i talebani. Ha affermato che l’isola che Pechino rivendica come territorio cinese non desidera essere soggetta al comunismo o ai crimini contro l’umanità.

Scrivendo su Twitter in risposta al Dipartimento di Stato USA, che ha ribadito un appello alla Cina affinché smetta di fare pressioni sull’isola, il ministro degli Esteri di Taiwan Joseph Wu ha espresso i suoi ringraziamenti agli USA per aver sostenuto i desideri e i migliori interessi del popolo di Taiwan. Wu ha affermato: “Essi includono la democrazia e la libertà dal comunismo, l’autoritarismo e i crimini contro l’umanità. La Cina sogna di emulare i talebani, ma lasciatemi essere schietto: abbiamo la volontà e i mezzi per difenderci”.

Sempre più tesi i rapporti fra Taipei e Pechino

Pechino sta cercando di costruire legami con i talebani nonostante le sue preoccupazioni per il possibile effetto che gli estremisti islamici potrebbero avere nello Xinjiang cinese. L’Afghanistan è l’ultimo problema che sta mettendo in contrapposizione la Cina e Taiwan.  I rapporti tra i due Paesi sono infatti sempre più tesi. Taipei si lamenta dell’intensificarsi della pressione diplomatica e militare cinese, comprese le ripetute esercitazioni dell’aviazione e della marina cinese vicino all’isola. A sua volta Pechino è irritata per il sostegno e la vendita di armi da parte di Washington a Taipiei.


Leggi anche: Prima fatwa talebana: a Herat no a classi miste

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