martedì, Aprile 16, 2024

Sustainable thinking: il museo Ferragamo diventa ecosostenibile

Il museo Ferragamo diventa green. Il percorso espositivo vuole puntare all’utilizzo dei materiali naturali, di riciclo e innovativi, e le più recenti sperimentazioni in ambito green. Stefania Ricci, direttrice del Museo Salvatore Ferragamo e della Fondazione Ferragamo, è l’ideatrice del progetto insieme a Giusy Bettoni, Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora. L’obiettivo è quello di fornire un contributo artistico-culturale sul tema cruciale della sostenibilità, intesa come “sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di sopperire alle proprie necessità”.

«Sustainable Thinking – spiegano gli organizzatori – è una narrazione che sceglie di rivolgersi a un pubblico ampio, prendendosi l’onere e l’onore di innestare uno spunto di riflessione sul tema sempre più urgente e di attualità legato a una maggiore attenzione all’ambiente nel suo complesso, parlando con il linguaggio della moda, dell’arte e dei materiali».

Dal 12 aprile 2019 all’8 marzo 2020 il museo fiorentino sarà possibile fare esperienza del “Sustainable thinking” – questo il nome del progetto – che sarà correlato a progetti collaterali, seminari e workshop.

Sustainable Thinking è un modo di fornire a tutto il pubblico con il linguaggio della moda, dell’arte e dei materiali alcuni spunti di riflessione su un tema sempre più urgente e di attualità circa a una maggiore attenzione all’ambiente nel suo complesso. La mostra ospita opere di artisti e fashion designer internazionali che narreranno il proprio punto di vista sul recupero di un rapporto più meditato con la natura e la sua profonda relazione con la tecnica, l’impiego di materie organiche e il riuso creativo, non trascurando l’importanza di un impegno collettivo e di un modo di pensare consapevole e condiviso.

Il percorso comincia dalla ricerca sui materiali condotta dal Fondatore Salvatore Ferragamo durante gli anni venti del Novecento, quali canapa, cellofan e pelle di pesce, fino all’impiego di materiali di pregio e del loro riutilizzo. Le opere di artigianato vengono raccontate nella duplice veste di protagoniste dell’arte del riciclo e del recupero di tradizioni manuali, aspetti fondamentali della filosofi a sostenibile.

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