Sulle trace di Aldo Moro. Le dichiarazioni di monsignore Fabio Fabbri. Seconda parte

L'audizione di monsignore Fabio Fabbri

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La testimonianza di Romano Prodi

L’audizione di monsignore Fabbri, in commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, è importante almeno per due aspetti fondamentali. Il primo è quello di una conferma diretta dell’attività del Vaticano per trovare canali ed intraprendere una trattativa con le brigate rosse per liberare il leader democristiano. “Fioroni – Ricorda quando Curioni fu chiamato da Macchi ? Nell’intervista rilasciata a Fasanella, pubblicata su  Panorama del 25 aprile 2012, lei ha affermato che ciò avvenne la stessa mattina della strage del 16 marzo del 1978. Conferma che don Macchi chiamò subito Curioni ? Fabbri –  Sì, confermo, perché la telefonata l’ho presa io. Eravamo a Bari.  Precisiamo le cose. Avevamo cominciato il giro annuale che facevamo nelle varie regioni per incontrare i cappellani, che sono divisi per regione. C’era un


L’audizione di mons. Fabio Fabbri
convegno della Puglia a Bari. Eravamo arrivati la sera prima ed eravamo all’Hotel Ambasciatori di Bari. Me lo ricordo come se fosse adesso, perché è un ricordo troppo vivo in me. La telefonata l’ho presa io. Ho capito che era il segretario del Papa. Logicamente, fa sempre una certa impressione, e credo che la farebbe a chicchessia, ricevere la telefonata del segretario del Papa.  In segretario di monsignor Curioni ad un certo punto dell’audizione afferma “Sì. Poi c’è il libro che è venuto fuori. Satta mi disse: «Sa, monsignore, che sia i bianchi, sia i rossi, sia i verdi dicono che è un mito; che non è vero, è un mito la storia dei soldi, che il Papa aveva provato il riscatto». Risposi: «No, da buon toscano, da buon fiorentino nessuno mi deve far fesso. Li ho visti io con i miei occhi. Lei scriva pure quello che vuole, ma io devo dire la mia. Ho visto io a Castel Gandolfo la consolle coperta con un panno di ciniglia azzurra. Mi ricordo che lo toccai anch’io. Il Papa sollevò il lembo: era una montagna di soldi, in dollari, a fascette. Poi ho saputo che erano circa 10 miliardi di lire, ma erano in dollari. Li ho visti io. Nessuno si permetta di dire che non era vero, perché li ho visti io, e sono forse l’unica persona vivente che li abbia visti. Questa testimonianza, però, la devo pur dire”.