Sulle tracce di Aldo Moro. L’interrogazione parlamentare del deputato Costamagna

L'interrogazione parlamentare del deputato Costamagna

0
839
L'interrogazione parlamentare del deputato Costamagna

 

Tra le diverse iniziative a carattere politico, subito dopo il ritrovamento del corpo senza vita dell’onorevole Aldo Moro, finalizzate ad accertare la verità dei fatti, ci sono la presentazione di numerose interrogazioni parlamentari. Alcune di queste mirano a raccogliere le indiscrezioni che trapelano dalla stampa. E per verificare il loro grado di fondatezza si sollecitano dei chiarimenti al governo nazionale. In questa direzione deve essere letta l’iniziativa intrapresa dal deputato Costamagna che attraverso una interrogazione parlamentare, a risposta orale, nella seduta del 15 giugno 1978, vuole mettere in risalto un particolare episodio. Nel documento di Costamagna si legge:  “il sottoscritto chiede di interrogare i Ministri dell’interno, di grazia e giustizia degli affari esteri e della difesa, per sapere se sia vero che l’inchiesta giudiziaria in corso sulla vicenda Moro abbia accertato che due stranieri con passaporto cecoslovacco avrebbero abitato in una camera in subaffitto in uno dei palazzi accanto a quello dove stava l’onorevole Moro e che da una ispezione sarebbe risultato che i due stranieri avrebbero utilizzato una apparecchiatura radio trasmittente attraverso la quale da molti mesi sarebbero stati segnatati tutti gli orari di uscita e di entrata in casa dell’onorevole Moro e di quanti si sarebbero recati a trovarlo; per sapere altresì se l’inchiesta giudiziaria abbia potuto accertare quali avrebbero dovuto essere gli appuntamenti dell’onorevole Moro nella mattinata del 16 marzo, considerando che da più parti si sostiene che l’onorevole Moro nella mattinata del 16 marzo avrebbe dovuto avere incontri importanti, uno poco dopo le 9 nella villa della DC alla Camilluccia ed uno poco prima delle 10 nella sua stanza in piazza del Gesù; per sapere, infine qualcosa di vero – dopo ciò che è stato scritto dai giornali – su minacce ed autorevoli inviti a ritirarsi dalla vita politica che sarebbero stati rivolti all’onorevole Moro nell’autunno del 1977”. Rispetto a questa interrogazione parlamentare troviamo un breve rapporto della Digos, a firma del vice questore Spinella, indirizzato al sostituto procuratore generale dottor Guido Guasco, dal quale emerge “Con riferimento alla nota suindicata, si comunica che


L’interrogazione parlamentare del deputato Costamagna

per quanto risulta a questo ufficio, nel corso dell’inchiesta giudiziaria sull’eccidio di via Fani e sull’uccisione dell’on. Moro, non è, finora, emerso che cittadini stranieri, con passaporto cecoslovacco e muniti di radiotrasmittenti, abbiano abitato nei pressi della casa del “leader” della D.C. Nulla, parimenti, risulta agli organi di P.G. in merito ad eventuali incontri importanti, che il Presidente Moro avrebbe avuto per la mattina dell’agguato, ed alle “minacce ed autorevoli inviti a ritirarsi dalla vita politica”, che sarebbero stati rivolti all’on.Moro nell’autunno del 1977”.