
Le dichiarazioni dell’on. Luciano Violante
L’onorevole Luciano Violante nel continuare il suo intervento manifesta i suoi dubbi sulla famosa vicenda della scoperta del covo delle brigate rosse di via Gradoli, avvenuto in data 18 aprile 1978. Stessa giorno, ricordiamo, del falso comunicato delle br, quello del “lago della Duchessa”. Violante dichiara “Vengo alla questione di via Gradoli. Come è noto su via Gradoli ci sono tante interpretazioni. Su un punto mi permetto di richiamare l’attenzione dei commissari: come sapete via Gradoli viene scoperta perché c’è il famoso telefono della doccia collocato, con il rubinetto aperto, verso una sconnessione delle mattonelle sul muro. Chi fece questo e perché ? Lo dico poiché quell’appartamento non era una base «fredda», ma c’erano documenti, targhe, come ricorderete, quindi c’era qualcuno che voleva far scoprire quella roba. E perché? Che interessi aveva che venisse scoperta ? Nessuno che abbia occupato una base ha interesse a farla scoprire, per ovvi motivi, dalle impronte digitali a tutto il resto. Quindi era qualcuno che aveva interesse a farla scoprire ed è qualcuno che aveva l’accesso. Perché c’era questo interesse ? Ci fu una rottura nelle BR ? C’è una cosa da capire. Forse qualcuno dei superstiti di quella vicenda potrà spiegare qualche aspetto. O anche perché si voleva dirottare l’attenzione verso quel posto perché doveva
accadere qualche altra cosa da un’altra parte, è da vedere. Però, tra tutte le illazioni che sono state fatte su via Gradoli, credo che capire perché qualcuno interno alle BR ha fatto scoprire quella base, con documenti anche importanti, sia una questione non secondaria. A parte questo, credo che non vennero né prese né identificate tutte le impronte che potevano esserci. Allora non c’era la possibilità di rilevare il DNA eccetera, però credo che non venne fatto quel tipo di analisi. La signora Moro, come forse qualcuno di voi ricorderà, dice che avendo chiesto a un funzionario di Polizia per quale motivo avessero ritenuto che alla parola «Gradoli» corrispondesse un luogo piuttosto che una strada, questo aveva risposto che via Gradoli non c’era sullo stradario perché era una via di recente costituzione”.







