Sulle tracce di Aldo Moro. La nota integrativa del deputato Luigi Cipriani

La nota integrativa del deputato Luigi Cipriani

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La nota integrativa del deputato Luigi Cipriani
Luigi Cipriani (Milano, 3 agosto 1940 – Cremona, 5 settembre 1992) è stato un uomo politico ed attivista nel mondo sindacale. Eletto nell’anno 1987, in Parlamento, alla X legislatura, nelle liste del partito Democrazia Proletaria. Fece parte della commissioni stragi ed ha sempre assunto posizioni originali con osservazioni ed iniziative degne di essere sottolineate. Da ricordare l’iniziativa intrapresa, rivolgendosi al Presidente della Repubblica, di modificare la dicitura della lapide posta alla stazione ferroviaria di Bologna. L’espressione “vittime del terrorismo fascista” doveva essere sostituita con “vittime del terrorismo di Stato”. Il deputato Luigi Cipriani, chiese ed ottenne, nella relazione conclusiva della commissione stragi che si occupò anche del “caso Moro”, la pubblicazione di una nota integrativa (1992). Nel suddetto documento Cipriani affermò “Signor Presidente, concordo con la relazione presentata dal gruppo di lavoro sul caso Moro. Vorrei però che fossero allegate alcune integrazioni su elementi accennati nella relazione, ma che sono a mio avviso molto importanti, per cui andrebbero ulteriormente ampliati. Uno di questi riguarda la vicenda di Toni Chichiarelli. Toni Chichiarelli è un personaggio romano legato alla banda della Magliana, con tutto ciò che ne consegue: conosciamo infatti i collegamenti della banda della Magliana con la mafia, con la destra eversiva, con i servizi segreti. Toni Chichiarelli era in contatto con un informatore, un agente del Sisde, tale Dal Bello, un personaggio di crocevia tra la malavita romana in collegamento con i servizi segreti e la banda della Magliana. Toni Chichiarelli interviene nella vicenda Moro dimostrando di essere un personaggio assai addentro alla vicenda stessa (questo è quanto scrive il giudice Monastero che ha condotto l’istruttoria sull’assassinio di Toni Chichiarelli), come dimostrano due episodi. Il primo, che è stato chiarito, è il seguente: Toni Chichiarelli è l’autore del comunicato n. 7, il falso comunicato del «Lago della Duchessa»; ed è anche l’autore del comunicato n. 1 in codice, firmato Brigate rosse-Cellula Roma Sud. Toni Chichiarelli fece trovare un borsello sul taxi; all’interno di questo borsello erano contenuti alcuni oggetti che fanno capire che lui conosceva dal di dentro la vicenda Moro. Fece trovare infatti nove proiettili calibro 7,65 Nato, una pistola Beretta calibro 9 (e si sa che Moro è stato ucciso da undici colpi, dieci di calibro 7,65 e uno di calibro nove). Fece trovare dei fazzolettini di carta di marca Paloma, gli stessi che furono trovati sul cadavere di Moro per tamponare le ferite; fece trovare quindi una serie di messaggi in codice, e una serie di indirizzi romani sottolineati. Fece trovare dei medicinali e anche un pacchetto di sigarette, quelle che normalmente fumava l’onorevole Moro; inoltre un messaggio con le copie di schede di cui farà ritrovare poi l’originale in un secondo episodio”.