La vita in mare attrae per l’avventura e perché mette alla prova le capacità del marinaio. Delle navi Massimiliano Camellini è interessato agli interni e alle apparecchiature che riprende con l’obbiettivo della fotocamera. I suoi scatti saranno in esposizione a Spazio arte contemporanea a Venezia dal 4 dicembre. Il libro “Al di là dell’acqua” riunisce le immagini dell’artista.
Massimiliano Camellini e la vita sulle navi cargo
Che tipologia di navi Massimiliano Camellini fotografa?
Sono le navi cargo i soggetti delle sue immagini, ormeggiate ai moli dei porti per riempire la stiva di materiali da portare oltreoceano. Camellini cerca nelle piattaforme galleggianti gli elementi che ricordano l’abitazione, le cabine, ma nota anche i dispositivi per comandarle. Negli spazi interni trova quindi la quotidianità dell’arredamento e gli strumenti per affrontare il mare e le sue tempeste.
Un progetto che nasce da “Novecento”
Il fotografo nel produrre i materiali da esporre alla mostra ha cercato di rappresentare le atmosfere del monologo di Alessandro Baricco. La trasposizione della recita teatrale edita da Feltrinelli presenta la storia di un trombettista che sale sul piroscafo Virginian. Incontra così il pianista Novecento che vive sulla nave da tempo e la preferisce alla terraferma, dove non ha legami. Anche nel momento in cui l’imbarcazione diventa inutilizzabile, il protagonista preferisce non abbandonarla e morire a bordo.
Il libro “Al di là dell’acqua” e la mostra
Le fotografie di Camellini sono in bianco e nero e saranno in esposizione dal 4 dicembre al 9 gennaio SPARC* a Venezia. Esclude dallo scatto l’uomo, mettendo al centro dell’immagine gli oggetti che ricordano la stabilità terrena. La nave evoca il mare e il viaggio verso altre terre, mentre l’arredamento crea un ambiente familiare e domestico. I materiali raccontano delle storie, nonostante non si vedano i proprietari e descrivono uno spazio in cui si incontrano culture diverse.
Immagine da cartella stampa.