venerdì, Marzo 29, 2024

Studenti britannici fabbricano mascherine con la stampante 3D

Hanno deciso di reagire alla noia e all’apatia provocata dalla quarantena, impegnandosi in un’attività di fondamentale importanza in questo periodo di emergenza sanitaria. Un gruppo di studenti britannici, infatti, ha deciso di mettersi al lavoro per progettare e produrre diverse mascherine ricorrendo alla stampante con tecnologia 3D. Considerata l’importanza dell’iniziativa, hanno ottenuto il permesso per lasciare le rispettive abitazioni e per tornare all’Università dove hanno potuto iniziare a dare concretamente il proprio contributo alla lotta al Covid-19.

George Dazvaryan, uno degli ideatori del progetto, ha affermato che dopo appena quattro giorni dall’inizio dell’attività hanno ricevuto 500 ordini di dispositivi protettivi per il viso. Il giovane ha spiegato che, avendo cominciato da poco a lavorarci, quasi certamente saranno impegnati per altre tre-quattro settimane per completare le richieste, a meno che ovviamente non ne giungano altre. Lo studente ha rivelato che grazie a quest’iniziativa finalmente si sente bene con se stesso, perché non sopportava più l’idea di restare chiuso in casa senza far nulla.

GB: studenti usano stampante 3D per fabbricare mascherine.

Le mascherine fabbricate con la stampante 3D dagli studenti britannici verranno distribuite gratuitamente ai medici e agli infermieri del British Health Service. Si tratta di uno degli ospedali maggiormente impegnati nell’accogliere e curare pazienti affetti dal Covid-19: basti pensare che finora solo a Londra sono circa ventimila le persone risultate positive al coronavirus.

Il personale sanitario applaude l’iniziativa degli studenti britannici

La produzione di mascherine protettive con la tecnologia tridimensionale ha ottenuto il plauso di tutto il mondo medico-sanitario del Regno Unito. Il dirigente ospedaliero, dottor Thomas Koczian, ha voluto evidenziare quanto sia fondamentale l’impegno di questi studenti britannici che, a quanto pare, stanno realizzando delle protezioni molto più resistenti ed efficaci di quelle tradizionali.

Emergenza coronavirus: le aziende donano mascherine, denaro e gel detergente

Il medico ha spiegato che finora lui e i suoi collaboratori hanno lavorato con mascherine che, se da un lato coprivano naso e bocca, dall’altro sembravano tutt’altro che sicure. Infatti, siccome avevano solo un leggero filo per applicarle al viso, nel corso di un massacrante turno di lavoro, facilmente rischiavano di rompersi, esponendo così il personale sanitario al rischio di essere contagiati dal Covid-19. Invece i prodotti ottenuti con la stampante 3D sono risultati fin da subito più sicuri e resistenti.

Gran Bretagna: mascherine 3D gratis a medici e infermieri.

In Gran Bretagna – come sta accadendo in tanti altri Paesi europei – infermieri e medici stanno lamentando una certa scarsità di dispositivi di protezione individuale, necessari per tutelarsi dal coronavirus. Finora il governo non è riuscito a garantire forniture sufficienti soprattutto per gli addetti ai lavori e, proprio per questo motivo, in una situazione così precaria, l’impegno degli studenti britannici nel mettere a disposizione mascherine in 3D sta risultando quantomai decisivo.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Stay Connected

0FansLike
0FollowersFollow
0SubscribersSubscribe
- Advertisement -spot_img

Latest Articles