Il 21 Settembre si rovescia un traghetto in Tanzania nelle acque del lago Vittoria al largo della città di Mwanza. Il bilancio dei morti iniziali è 86, ma potrebbero esserci fino a 200 vittime. Le ricerche sono state sospese con l’arrivo della notte e sono riprese ieri mattina. Oggi il bilancio delle vittime sale a 150, ma se ne cercano ancora altri. Sul battello erano presenti probabilmente 400 persone, motivo per cui potrebbe trattarsi di una vera e propria strage. Il battello della compagnia MV Nyerene si è ribaltato a soli 50 m. dal punto di arrivo, l’isola di Ukara. Già c’erano stati altri casi come questi a causa del fatto che i battelli sono riempiti di persone oltre il numero consentito. Nel 1996 si ribaltò nello stesso punto un altro battello contenente 600 persone che ne avrebbe potuto contenere solo 500. Potrebbero esserci ancora dispersi e feriti poiché da una stima iniziale sul battello, che ne poteva contenere molto meno, erano presenti almeno 400 persone. Pare che il battello ne potesse trasportare solo 100. Sulla nave erano presenti anche delle auto. È difficile confermare con sicurezza i dati esatti dei passeggeri a bordo poiché attrezzature ed equipaggi sono andati persi. I soccorritori stanno cercando di salvare più vite possibili, poiché c’è il rischio che più tempo passi e più persone muoiano. Le persone che sono riuscite a salvarsi per ora risultano essere un centinaio, 37 invece sono i feriti gravi. Dalle prime indagini è emerso il dettaglio secondo cui la nave si sia ribaltata perché le persone si sarebbero spostate in massa verso un lato della barca, mentre quest’ultima si stava avvicinando all’isola per attraccare, ma non si esclude che alla strage abbia contribuito anche il maltempo che imperversava in quei giorni in quella zona. Nonostante in queste zone pare non sia il primo caso simile, il Commissario regionale di Mwanza, John Mongella, respinge le accuse relative la pericolosità di quelle acque e dei battelli che viaggiano troppo carichi di persone. Dichiara: “Non posso speculare. In questo momento il nostro obiettivo è il salvataggio”. I parenti delle vittime si accaniscono contro le autorità. Un pescatore della zona sostiene: “Siamo davvero rattristati e sollecitiamo il governo a fornire un nuovo traghetto perché quello vecchio era piccolo e la popolazione è grande”. Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per le vittime e incoraggiato le autorità civili e il personale di emergenza a proseguire negli sforzi di salvataggio.
Strage in Tanzania: si ribalta un battello, il bilancio dei morti continua a salire
