Oggi si celebra il 29° anniversario della strage di Capaci, nella quale vennero uccisi Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Il presidente Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia al porto di Palermo, ha affermato: “O si sta contro la mafia o si è complici”. Secondo Gianfranco Micciché, leader di Forza Italia, tutte queste passerelle non hanno più senso.
Strage di Capaci: cosa ha detto Mattarella?
Si è aperta al porto di Palermo la celebrazione per l’anniversario della strage di Capaci nella quale, il 23 maggio 1992, vennero uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Il presidente Sergio Mattarella, nel suo intervento nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, ha dichiarato: “O si sta contro la mafia o si è complici, non ci sono alternative. La mafia esiste ancora, non è stata sconfitta. È necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato. Però sentimenti di contrapposizione, contese, polemiche all’interno della magistratura minano il prestigio e l’autorevolezza dell’organo giudiziario. Mentre la credibilità della magistratura e la capacita di riscuotere fiducia è imprescindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica”. Mattarella ha quindi invitato a continuare a far luce su ombre e sospetti e di affrontare seri progetti di riforma.
Le parole di Lamorgese e Cartabia
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha invece ricordato che il metodo di Giovanni Falcone era quello di creare una rete tra organismi investigativi come al tempo del terrorismo. Il Guardasigilli Marta Cartabia ha affermato: “Il lavoro di Falcone fu straordinario. Andare alla ricerca della forza economica della mafia lo portò a sviluppare la consapevolezza che occorreva lavorare a livello internazionale. Quando venne al ministero nel ’91 iniziò la fase di cooperazione internazionale, fu un periodo breve ma fecondissimo. A livello europeo, fu Falcone il primo a intuire che occorreva una protezione penale degli interessi finanziari. Tra qualche settimana prenderà avvio la Procura europea, una istituzione dell’Ue, anche qui troviamo un lascito di Falcone”.
Le parole di Casellati e Miccichè
Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Castellati, ha ricordato che quando 29 anni fa l’Italia intera rischiava di sprofondare nella voragine aperta dalla strage di Capaci, l’esempio di Giovanni Falcone ha determinato la reazione degli italiani, l’azione di magistrati e delle forze dell’ordine. In controtendenza il pensiero di Gianfranco Miccichè, leader di Forza Italia in Sicilia e presidente dell’Assemblea siciliana, secondo il quale “che ancora si tenga alto il livello della memoria è assolutamente corretto”, ma non sa se tutte queste passerelle hanno un senso.