Stelle Michelin del Friuli: viaggio tra i sapori regionali

Otto locali sono inseriti nella guida della ristorazione gourmet di quest'anno.

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Le stelle Michelin del Friuli
I ristoranti gourmet della regione (immagine di Peter Wolf, Pixabay)


Le stelle Michelin del Friuli descrivono la varietà, i sapori e i profumi regionali. Negli otto locali che hanno ricevuto il riconoscimento per la ristorazione d’eccellenza trovi la vera essenza di questa zona.

Cosa offrono le stelle Michelin del Friuli?

Sono sinonimi di enogastronomia di qualità, prodotti selezionati, servizio impeccabile e cucina innovativa, ma legata al territorio. La Strada del vino e dei sapori, un percorso che promuove il turismo per i buongustai, ti permette di conoscere la regione completamente. Un’area con caratteristiche ambientali diverse, si passa dalla Carnia all’Adriatico, che vanta una tradizione culinaria di tutto rispetto. I locali sono anche situati in borghi e angoli suggestivi in cui puoi immergerti completamente nell’atmosfera del luogo.

Ristoranti con specialità di mare ed entroterra

Harry’s Piccolo di Trieste, in Piazza Unità d’Italia, da quest’anno ha due stelle Michelin. Lo chef Matteo Metullio unisce le specialità di pesce agli ortaggi di stagione proponendo piatti freschi e gustosi.
A pochi passi da Aquileia e Grado, località ricche di storia, a Rusa, c’è l’Osteria Altran (*) che sorge a breve distanza dal mare. Un locale gourmet in cui Guido Lanzellotti esprime la creatività e attenzione al dettaglio.
A Godia di Udine il ristorante Agli Amici 1887 conferma le due stelle per il nono anno consecutivo. Segno di un’ospitalità degna di menzione in cui conduzione familiare e valorizzazione dei prodotti tipici sono un punto di forza. Nei pressi di Pordenone c’è poi La Primula (*), aperto da oltre 140 anni. La famiglia Canton offre specialità di una volta con l’abbinamento dei vini della ricca cantina. L’ambiente è caratterizzato dalle opere d’arte realizzate nel corso degli anni.

Le stelle Michelin del Friuli e il km 0

Tra i vitigni del Collio ci sono due ristoranti stellati che meritano una visita. A Cormons la trattoria Al Cacciatore (*) puoi provare un menù con richiami austriaci e sloveni. Invece, all’Argine di Vencò (*), un mulino ristrutturato a Dolegna, Antonia Klugmann porta in tavola prodotti del suo orto.
A Colloredo di Monte Albano La taverna (*) di Ivan Bombieri è un locale con serre e ambienti d’epoca e vista sul giardino. La sua cucina è stagionale e biologia. Il borgo è interessante anche per il castello dove Ippolito Nievo scrisse Le confessioni di un italiano.
In Carnia a Sappada non puoi non entrare nel ristorante Laite (*) di Fabrizia Meroi. Il locale è realizzato all’interno di una tipica casa di montagna: qui la tradizione germanica si fonde con quella italiana.