Stato di emergenza in cinque regioni per siccità

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Stato di emergenza in cinque regioni per siccità

Il governo italiano ha di dichiarato lo stato di emergenza per siccità in cinque regioni italiane, che durerà fino alla fine dell’anno. Alla base del provvedimento lo stanziamento di fondi per le persone colpite dalla crisi e mezzi per garantire la pubblica sicurezza.

Cosa prevede lo stato di emergenza per siccità?

A causa dell’aggravarsi della siccità, l’Italia ha dichiarato lo stato di emergenza. È quanto annuncia il premier Mario Draghi. Il governo ha approvato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre nelle regioni Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto, e ha provveduto a stanziare un fondo di 36,5 milioni di euro in sussidi per le persone colpite da questa crisi. Questo provvedimento prevede inoltre “mezzi e poteri straordinari” per garantire la sicurezza pubblica, oltre che risarcire le perdite, anche nel tentativo di assistere le aree maggiormente colpite dalla siccità, perlopiù localizzate nella Pianura Padana settentrionale.

A rischio agricoltura, aziende ed energia

La situazione non va migliorando nella penisola. La Coldiretti riferisce che la siccità minaccia oltre il 30% della produzione agricola nazionale, oltre a mettere a rischio la metà delle aziende della Pianura Padana. I laghi Maggiore e Garda hanno raggiunto livelli d’acqua notevolmente inferiori alla norma. La produzione di energia idroelettrica è fortemente decrementata, con gli impianti idroelettrici che rappresentano quasi il 20% della produzione energetica italiana. Già diversi comuni hanno provveduto ad annunciare restrizioni. Verona ha razionato l’uso dell’acqua potabile, mentre Milano ha annunciato la chiusura delle fontane ornamentali.


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